Viaggio attraverso Kumamoto
Nella regione di Kyushu, circondata da montagne e con i suoi paesaggi creati dall’attività vulcanica del Monte Aso, sorge Kumamoto (熊本市).
photo credits: japantravel.com
Quando pensiamo a questa città, l’immediato riferimento è quello del pacioccone orso nero dalle gote rosse: Kumamon (くまモン). Vero e proprio simbolo della prefettura divenuto la sua stessa mascotte, Kumamon aiuta anche la promozione turistica in Giappone e all’estero con il “Kumamon Square”! (sito ufficiale in giapponese e in inglese: https://www.kumamon-sq.jp/en/)
photo credits: kyushuandtokyo.org
Le Origini
Durante il periodo Nara, Katou Kiyomasa fu nominato daimyō nel 1588 e fece costruire l’inespugnabile castello di Kumamoto attorno al quale il villaggio crebbe. Al clan Kiyomasa succedette quello di Hosokawa. Nel 1877 ex samurai di Satsuma si ribellarono al governo Meiji con la ribellione di Satsuma. Il Castello di Kumamoto rimase sotto assedio per 53 fra seccheggiamenti e incendi, anche la cittadina fu rasa al suolo. Una piccola curiosità, i fatti della ribellione di Satsuma sono narrati nel bellissimo film “L’ultimo samurai”.
Il nuovo assetto politico si ristabilì nel 1889 conferendo a Kumamoto il ruolo di importante centro economico e industriale di Kyushu. Grazie a questo ottenne il titolo di “città designata per ordinanza governativa” (政令指定都市) contando ben 5 quartieri al suo interno. I quartieri della città sono Kita-ku (北区) il quartiere nord, Nishi-ku (西区) il quartiere ovest, Chūō-ku (中央区) il centro cittadino, Higashi-ku (東区) il quartiere est e Minami-ku (南区) il quartiere sud.
Purtroppo un violento terremoto colpì la prefettura nel 2016 provocando ingentissimi danni, ma il grande spirito giapponese non ha permesso ai suoi abitanti di arrendersi ed oggi Kumamoto risplende ancora.
photo credits: zingarate.com
Esplorare Kumamoto
Durante gli anni ‘60 e ‘70, il castello subì una massiccia restaurazione tornando al suo antico splendore. Una tappa imperdibile è il giardino Suizen-ji Jōju-en costruito nel 1636 da Hosokawa Tadatoshi. Questo funge come luogo di ritiro per il tè grazie all’acqua purissima del laghetto. Al suo interno si trova il santuario di Izumi dove sono custoditi i membri della famiglia Hosokawa, un Nōgaku-dō e un teatro Noh. La casa da tè Kokin-Denju-no-Ma era originariamente nel Palazzo Imperiale di Kyoto, ma fu trasferita qui nel 1912. Il giardino è stato dichiarato dal governo nazionale un sito storico di bellezza paesaggistica.
photo Credits: sygic.com
Se amate i musei, una tappa obbligatoria è il Kumamoto Prefectural Museum of Art. A soli 500 metri dal castello ospita diverse sezioni dedicate all’arte moderna giapponese, europea e americana. Nel museo troviamo un’area in cui sono collezionati i corredi funerari ritrovati nei kofun (antichi tumuli funerari) e un’ultima parte dedicata ai reperti appartenenti alla città. Kumamoto è spettacolare anche grazie ai suoi paesaggi. Infatti, uno dei luoghi più magici dal quale godere viste mozzafiato sull’intera prefettura è il parco Hanaokayama Koen. Nella zona sud della città si trova invece il Lago Ezu. Questo specchio d’acqua è circondato da un’immensa oasi naturale in cui passeggiare, pescare, fare un giro sulle caratteristiche barchette giapponesi a noleggio, o fare birdwatching. Restando in tema di natura, è interessante visitare il Kumamoto City Zoological Garden. Qui troviamo 124 specie diverse di animali, bellissimi giardini botanici e un piccolo luna park.
photo Credits: zoosinjapan.blogspot.com
C’è un luogo, però, che più di tutti, vale la pena di visitare: la grotta Reigando (霊巌洞). Sacra e misteriosa, questa grotta sorge ai piedi del Monte Kinpo. Questo luogo ha raggiungo la fama soprattutto perchè qui il filosofo Musashi Miyamoto compose il trattato sulle arti marziali “Go Rin No Sho” (The Book of Five Rings. Ma non solo, è qui che nel corso dei secoli, monaci, poeti e guerrieri si sono recati per meditare.
photo Credits: kumamoto-guide.jp
Per raggiungere Reigando è necessario attraversare il tempio buddista zen di Unganzenji. Il percorso consta di una ripida scala in pietra ai cui lati si snodano 500 uniche statue degli illuminati seguaci di Buddha. Alla fine del sentiero si apre l’entrata della grotta che si affaccia sulla foresta. Nella parte posteriore della grotta è custodita la dea a quattro facce Iwato Kanon. Si dice che la statua si sia misteriosamente lavata nella grotta 1000 anni fa dopo che la nave che la trasportava affondò.
photo Credits: japanshoreexcursions.com
Spirituale e rilassante, Kumamoto sa regalare davvero tanto ai suoi visitatori e merita assolutamente di essere visitata ed amata, come ogni città del Giappone.
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