Nonostante Ankokuji Ekei (1539 – 6 novembre 1600) fosse appartenente al clan Aki Takeda, il suo anno di nascita e suo padre sono ancora incerti. Il suo anno di nascita varia dal 1537 al 1539 e che suo padre potesse essere Takeda Nobushige oppure Takeda Shigekiyo.
Ankokuji Ekei, samurai, monaco e diplomatico
Autore: SaiKaiAngel
photo credits: samurai-world.com
Quando gli Aki Takeda furono distrutti nell’ anno 1541 da Mori Motonari, Ankokuji Ekei fu portato in un luogo sicuro nel tempio di Ankokuji, che si trovava nella provincia di Aki.
In quel momento, Ankokuji Ekei cambiò vita diventando un un monaco buddista Rinzai e anche un diplomatico del clan Mōri. Correva l’anno 1585 quando Toyotomi Hideyoshi lodò le sue trattative nel momento in cui il clan Mori servì formalmente Hideyoshi. Come consigliere di Hideyoshi, addirittura ricevette un feudo di 23.000 koku nella provincia di Iyo come ricompensa dopo l’invasione di Shikoku (1585).
Nel 1586, dopo la Campagna di Kyushu, i suoi possedimenti furono ampliati a 60.000 koku. Partecipò alla guerra di Imjin, all’Assedio di Shimoda e perse la battaglia di Uiryong contro Gwak Jae-u.
Nonostante fosse un gran sacerdote, Ekei guidava gli uomini sia per Hideyoshi che per Môri Terumoto. Ankokuji Ekei fu presente all’Assedio di Shimoda nella Campagna di Odawara (1590) e nelle Campagne di Corea (1592-93, 1597-98) nello staff di Terumoto.
Nel 1600 Ekei si unì a Ishida Mitsunari ed esercitò una notevole pressione su Môri Terumoto prevalendo alla fine su consiglio di Kikkawa Hiroie. Nella battaglia di Sekigahara, Ekei comandò 1.800 uomini sulla collina di Nangu, posizionato vicino alle truppe di Hiroie e Natsuka Masaie. Quando gli eserciti principali si impegnarono intorno al villaggio di Sekigahara, Ekei e le truppe di Môri (comandate da Môri Hidemoto) decisero di entrare nella mischia e aspettarono che Hiroie, l’avanguardia dei Môri, si muovesse.
Ekei e i Tokugawa
A loro insaputa, Hiroie aveva negoziato un accordo segreto con Ieyasu e non aveva alcuna intenzione di muoversi. Ekei e Natsuka non avevano intenzione di fare nulla così i 25.000 soldati sotto il comando Môri rimasero inattivi. Questa inattività suggellò una sconfitta che divenne devastante dopo il tradimento di Kobayakawa Hieaki, e una volta che la questione fu chiaramente decisa, Ekei e i suoi compagni pensarono che fosse meglio ritirarsi di fretta.
Ekei cercò di fuggire verso il To-ji, ma fu catturato secondo la leggenda da un rônin che nutriva un vecchio rancore nei suoi confronti. Tokugawa lo condannò a morte sul Rokujo-ga-hara di Kyoto, e fu decapitato insieme a Konishi Yukinaga e Ishida Mitsunari.
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