Case Study: Il Natale come fenomeno commerciale: un’analisi del successo giapponese
L'adozione del Natale in Giappone offre un caso studio interessante su come una cultura possa reinterpretare una festività straniera, trasformandola in un motore economico. Il fenomeno si basa su tre pilastri principali:
1. Adattamento culturale e storytelling locale
Il successo del Natale in Giappone è radicato nella capacità di integrare simboli e tradizioni occidentali con valori e sensibilità locali. Il pollo fritto di KFC e la torta di Natale ne sono esempi lampanti: entrambi reinterpretano il pasto tradizionale natalizio occidentale, ma in una forma accessibile e attraente per il pubblico giapponese. Questi simboli incarnano la nostalgia per l’idea di prosperità americana del dopoguerra, ma al contempo soddisfano il gusto giapponese per dettagli curati, estetica e convivialità.
2. La creazione di bisogni stagionali
Il Natale in Giappone non è solo una festività: è una stagione di consumo attentamente orchestrata. La pressione sociale e il desiderio di partecipare a un’atmosfera condivisa creano un senso di urgenza che stimola le vendite. Dalle prenotazioni per i bucket di KFC alle torte personalizzate, fino ai regali di coppia e agli appuntamenti romantici, tutto è progettato per creare una domanda mirata.
3. L’uso strategico delle esperienze
Un elemento distintivo del marketing natalizio in Giappone è la creazione di esperienze immersive. Mercatini, luminarie spettacolari e decorazioni a tema sono pensati per coinvolgere il pubblico e creare ricordi. L’aspetto esperienziale amplifica il valore del Natale come evento sociale, attirando consumatori di tutte le età e trasformandoli in ambasciatori del brand attraverso i social media.
L’impatto economico del Natale in Giappone
Nonostante non sia una festività ufficiale, il Natale è un evento che genera un impatto economico considerevole. Alcuni dei settori che ne beneficiano maggiormente includono:
Ristorazione: Catene come KFC registrano picchi di vendite impressionanti, con il Natale che rappresenta una delle settimane più redditizie dell’anno.
Pasticceria e dolciumi: Le vendite di torte e dessert raggiungono cifre record, alimentate da un’industria che si distingue per la qualità e l’innovazione.
Moda e accessori: Saldi natalizi e promozioni legate agli appuntamenti romantici spingono le vendite di abbigliamento, gioielli e prodotti di bellezza.
Turismo interno: Le attrazioni natalizie, come mercatini e luminarie, spingono molte famiglie e coppie a viaggiare all’interno del Giappone, incrementando le economie locali.
Critiche e prospettive future
Nonostante il successo commerciale, il Natale in Giappone non è esente da critiche. Alcuni osservatori ritengono che l’eccessivo focus sul consumismo possa sminuire l’autenticità della festività. Inoltre, l’enfasi su regali e appuntamenti romantici potrebbe alimentare dinamiche sociali che escludono chi non partecipa alla narrazione dominante del Natale.
Tuttavia, il fenomeno natalizio giapponese continua a evolversi, dimostrando un'incredibile capacità di adattamento. Con l’ascesa dell’e-commerce e una maggiore attenzione verso la sostenibilità, il futuro del Natale in Giappone potrebbe vedere un’integrazione tra tradizione, tecnologia e pratiche più consapevoli.
Conclusione: un caso di studio globale
Il Natale in Giappone rappresenta un esempio emblematico di come le festività possano essere sfruttate come strumenti di marketing culturale e commerciale. La capacità del Giappone di trasformare una celebrazione religiosa in un evento laico, spensierato e straordinariamente redditizio offre lezioni preziose su creatività, adattabilità e strategie di branding. Per chiunque operi nel settore del marketing o voglia studiare le dinamiche del consumismo culturale, il Natale giapponese è un modello che merita di essere approfondito
Lucky Red Annuncia l'apertura online dello store dedicato allo Studio Ghibli
Il giorno che tutti gli appassionati di anime e cultura giapponese aspettavano è arrivato: siamo entusiasti di annunciare l'apertura del Lucky Shop, l'online store dove potrete trovare i prodotti ispirati ai film più amati distribuiti da Lucky Red! E come ciliegina sulla torta, un'intera sezione dello store sarà dedicata al magico mondo dello Studio Ghibli!
La Magia dello Studio Ghibli
Lo Studio Ghibli è una delle case di produzione cinematografiche più amate e celebrate a livello globale, fondata nel 1985 dai maestri Hayao Miyazaki e Isao Takahata. Sin dal loro primo lungometraggio, "Laputa: Castello nel cielo" (1986), hanno catturato i cuori di grandi e piccini con le loro storie incantevoli e l'animazione mozzafiato.
Cosa rende lo Studio Ghibli così speciale? In primo luogo, l'attenzione ai dettagli e l'artigianato impeccabile che caratterizzano ogni singolo fotogramma dei loro film. Film come "Il mio vicino Totoro", "La città incantata" e "Principessa Mononoke" non sono solo racconti avvincenti, ma veri e propri capolavori visivi che combinano meravigliosamente fantasia, natura e umanità.
La loro capacità di creare mondi immaginari, abitati da personaggi complessi e affascinanti, ha reso lo Studio Ghibli un fenomeno culturale a livello mondiale. Chi non ha mai sognato di volare con Totoro, di esplorare mondi incantati con Chihiro, o di combattere per la natura al fianco di Ashitaka?
L'Arrivo del Nuovo Lucky Shop Online
E ora, la notizia che tutti stavate aspettando: finalmente lo Studio Ghibli apre il suo store online ufficiale grazie a Lucky Red! Sì, avete capito bene, ora potrete portare un pezzo del magico mondo Ghibli direttamente nelle vostre case.
Sabato 15 giugno, Lucky Red ha annunciato tramite i suoi account social l'apertura del Lucky Shop. Dal 15 al 22 giugno, sarà attiva una promozione speciale: inserendo il codice LUCKY10 nell'apposito campo durante l'acquisto, riceverete il 10% di sconto su tutti i prodotti. La promozione è nominale e ogni persona potrà utilizzarla una sola volta, e non comprenderà le spese di spedizione.
Credits: luckyred.it
Un Universo di Prodotti Magici
Nel nuovo store online troverete una vasta gamma di prodotti che celebrano l'eredità e la creatività dello Studio Ghibli. Una sezione sarà interamente dedicata ai prodotti ufficiali dello Studio Ghibli, permettendovi di portare sempre con voi la magia delle storie create da Hayao Miyazaki e Isao Takahata importati direttamente dal Giappone!
Ci saranno figure collezionabili dei vostri personaggi preferiti, peluche morbidi di Totoro, accessori, articoli di cancelleria, e articoli da collezione. E per i veri appassionati, le meravigliose Steelbook con illustrazioni uniche e dettagli pregiati che trasformano ogni pezzo in un'opera d'arte.
Lo store offrirà anche edizioni speciali di DVD e Blu-ray, libri d'arte e colonne sonore che vi permetteranno di immergervi ancora di più nell'universo Ghibli. E per chi ama vestire con stile, ci sarà una selezione di abbigliamento e accessori esclusivi che vi faranno sentire parte del mondo incantato ogni giorno.
Credits: luckyred.it
Un'Esperienza di Shopping Unica
Navigare nel nuovo Lucky Shop sarà un'esperienza di per sé. Il design del sito riflette la bellezza e la semplicità tipiche dello Studio Ghibli, con sezioni dedicate a ciascun film e collezioni tematiche che renderanno facile e divertente trovare il perfetto regalo per voi stessi o per un altro fan del mondo Ghibli.
Inoltre, lo store promette di offrire spedizioni internazionali, così che nessuno venga lasciato indietro, indipendentemente da dove vi troviate nel mondo. Immaginate di ricevere un pacco che porta con sé un po' della magia e della meraviglia dello Studio Ghibli, pronto per arricchire la vostra vita quotidiana!
Credits: luckyred.it
L’apertura del Lucky Shop regalerà sicuramente un enorme sorriso “alla Totoro” a tutti i fans: il vostro prossimo pezzo di magia vi aspetta!
Buono shopping!
Your Japan: vieni in Giappone con noi
Your Japan è un progetto che nasce dalle menti di Japan Italy Bridge in collaborazione con GiraMondo Viaggi Grezzana e Bandai Namco, viaggi in Giappone unici ed esclusivi. Insieme ai nostri esperti, avrete la possibilità di vivere un’esperienza unica nella città dai mille colori: Tokyo.
Il Giappone, una terra tutta da scoprire
Il Giappone è ad oggi una delle mete più desiderate da tutti gli italiani (e non solo). Da anni Japan Italy Bridge lavora con il Sol Levante e, a poco a poco, abbiamo costruito questo progetto su misura per tutti gli appassionati e amanti della terra nipponica.
Your Japan - vieni in Giappone con noi
Your Japan è un progetto che nasce dalle menti di Japan Italy Bridge in collaborazione con Giramondo Viaggi Grezzana e Bandai Namco. Insieme ai nostri esperti, avrete la possibilità di vivere un’esperienza unica nella città dai mille colori: Tokyo.
Una delle megalopoli più grandi al mondo dove la modernità convive con il Giappone tradizionale. Una fusione quasi perfetta che ci permette di passare dalle atmosfere zen dei giardini del Palazzo Imperiale, sino ad arrivare ai vivaci quartieri di Shinjuku ed Akihabara. Ed è proprio in quest'ultima zona che si aprono gli orizzonti a tutti gli amanti di manga e anime. Non importa quanti anni abbiate, qui è il posto giusto per trovare “vecchi” videogiochi storici, o le nuovissime uscite sul mercato. Da nomi storici come Pac-man a Dragon Ball, passando per titoli storici come Ken il Guerriero, City Hunter, i Cavalieri dello Zodiaco, sino ad arrivare a titoli più recenti come Tekken.
I nostri partner
Il marchio GiraMondo Viaggi nasce nel centro storico di Verona nel 1979 con una singola agenzia di viaggi. Con il passare degli anni, il marchio cresce, convertendosi in un gruppo, con molte agenzie di viaggi, presente sul territorio nazionale ed internazionale.
Attualmente si contano un centinaio di agenzie, con marchio GiraMondo, ciascuna con il proprio negozio e location unica in Italia e all’estero.
Leader dell'industria dell'intrattenimento mondiale, BANDAI NAMCO Entertainment Europe pubblica e distribuisce videogiochi e prodotti di intrattenimento in Europa, Medio Oriente, Africa e Asia-Pacifico. La filosofia aziendale è "More Fun For Everyone".
La missione del gruppo è di portare "più divertimento per tutti" in tutto il mondo, con l'obiettivo di diventare i leader dell'innovazione nell'intrattenimento globale.
Dal loro quartier generale europeo a Lione lavorano a titoli come pac-man, soulcalibur, tekken e dark souls… oltre a nuovi progetti come little nightmares, twin mirror e the dark pictures.
I tour leader di "Your Japan"
Il nostro pacchetto è pensato per darvi tutte le attenzioni necessarie per farvi vivere un’esperienza unica ed indimenticabile. Infatti, il nostro staff italiano vi assisterà per tutta la durata del viaggio. I nostri tour leader partiranno da Malpensa con voi e vi accompagneranno per tutta la durata del soggiorno, sino al vostro rientro in Italia.
In questi 8 giorni, il nostro staff vi porterà alla scoperta della capitale giapponese, con Experience esclusive e gite fuori porta per poter ammirare anche il Momiji, periodo dell’anno in cui avviene il cambio del foliage.
Fra alberi di Ginko, templi e grattacieli, avrete l’opportunità di vivere un’esperienza indimenticabile e soprattutto all inclusive. Il nostro pacchetto è stato proprio costruito per dare la possibilità ai viaggiatori di non dover pensare a nulla se non a godere delle bellezze di questa fantastica terra. Non dovrete quindi preoccuparvi di voli, hotel o visite guidate perchè è tutto compreso nel prezzo. Inoltre, per chi prenota entro il 30 giugno, avrà anche un ulteriore sconto di 100€ per camera.
Quindi, cosa state aspettando? È arrivata l’ora di fare la valigia e partire con noi!
Guardians of Japan - Episodio 01: "Age of Samurai: Battle for Japan" review
Rieccoci con una nuova web series firmata Japan Italy Bridge! Come ben sapete ci occupiamo di mettere in comunicazione e promuovere la cultura e le aziende del Giappone in Italia e vice versa.
Visto che in questo periodo non è possibile viaggiare, abbiamo deciso di provare ad accorciare ancora di più le distanze fra Italia e Giappone raccontando non solo le nostre esperienze ma anche condividendo con voi quello che noi sappiamo sul paese del Sol Levante.
Abbiamo già prodotto una web series dedicata alla promozione del Giappone qui in Italia chiamata "Bringing Japan to Italy" ed ora cominciamo appunto con questa nuova serie dedicata alla storia del Giappone e principalmente a quelle figure che affascinano tanto noi occidentali: i Samurai. Per chi ci segue da tempo, già sa che abbiamo una rubrica sul nostro blog abbastanza ricca su questo argomento e ora abbiamo deciso di approfondire il tutto tramite un video podcast.
Quindi ad ogni puntata andremo ad analizzare la vita e le avventure dei Samurai più importanti del Giappone e abbiamo deciso di dedicare il primo episodio alla recensione della serie tv "Age of Samurai: Battle for Japan" che potete trovare in streaming su Netflix! Avevamo già anticipato l'arrivo di "Age of Samurai" su Netflix e ora dopo una full immersion siamo pronte a raccontarvi di cosa si tratta, le nostre impressioni e anche qualche curiosità!
Speriamo che questo primo episodio vi piaccia e siamo davvero curiosi di ricevere i vostri feedback. Rimanete sintonizzati perchè nei prossimi episodi non solo potrete scoprire la vera storia del Giappone, ma ci saranno anche tante sorprese che vi aspettano, enjoy!
Autori: Erika Panzeri, Angie Antenucci // Japan Italy Bridge
Editing: Erika Panzeri // Japan Italy Bridge
Alcune delle riprese nel video sono di proprietà di Netflix, non rivendichiamo la proprietà di queste riprese.
Business Focus: Come approcciare il mercato giapponese
Rieccoci con la rubrica legata la Business Focus e oggi parliamo di come approcciare il mercato giapponese. A partire dalle start up sino ad arrivare alle grandi aziende, molto spesso si tende a dimenticare di approcciare il pubblico giapponese e questo è un errore in partenza. Perché eliminare una fetta di mercato che rappresenta la terza potenza mondiale in fatto di consumatori?
Come approcciare il mercato giapponese
Autore: Erika
Come abbiamo detto poco fa, il mercato giapponese rappresenta la terza fetta mondiale per livello di consumatori. Invece, lo sapevate che le piattaforme social media, anche quelle più grandi, considerano il mercato giapponese come secondo mercato più grande al mondo? Questo perché la Cina, che occuperebbe il secondo posto, ha bloccato molte aziende e politiche aziendali estere, facendo sì che l’attenzione si spostasse appunto sul Giappone.
Tuttavia, molto spesso le aziende commettono l’errore di escludere il Giappone dalle proprie strategie di marketing. Questo avviene perché il mercato giapponese è anche uno dei popoli più difficili da approcciare. In realtà bisogna solo riuscire ad adattarsi alla loro mentalità e ai loro mezzi.
Gli ostacoli del mercato giapponese
Uno dei problemi maggiori che le aziende occidentali ritrovano nell’approcciare il mercato giapponese è in primis la barriera linguistica. Infatti, il cliente giapponese medio preferisce usare la propria lingua sia per relazioni private che per scambi commerciali. Infatti, secondo EF, il Giappone risulta 55° in classifica per quanto riguarda la conoscenza dell'inglese.
Se a questo ci aggiungiamo che il Giappone è un paese molto legato alla tradizione e anche ai propri usi e costumi, l’approccio a questo mercato diventa ancora più difficoltoso. Tuttavia, questo non deve fermarci, ma anzi stimolarci per trovare un modo per raggiungere questo mercato. Quindi, che tipo di strategie e tattiche di marketing potremmo adottare? Come affrontare la situazione?
Il digital è la soluzione
La strategia in realtà non è così complicata, il digital e i nuovi media sono la nostra soluzione. Se parliamo di startup infatti, spesso il budget a disposizione è limitato e suddividere questo piccolo gruzzoletto su diverse piattaforme per avere più presenza potrebbe in realtà essere controproducente. Meglio concentrare i propri risparmi sul digital. In questi anni di lavoro con le società e il popolo giapponese, abbiamo tentato diverse strade per la promozione delle aziende. Ecco quindi i nostri consigli su dove puntare.
Facebook & Instagram ads
In passato abbiamo già affrontato come i nuovi mezzi digital e in particolare i social media possano aiutarci a far salpare la nostra azienda a livello internazionale. In particolare, la funzionalità ads di Facebook ed Instagram è uno degli strumenti migliori per targettizzare utenti specifici. Sia le start up che le aziende già affermate dovrebbero approfittare di questo strumento per riuscire a raggiungere il proprio pubblico.
I due social ovviamente hanno delle demografiche diverse, Facebook infatti raggiunge un pubblico più adulto in Giappone mentre Instagram si affaccia ad un pubblico più giovane. Unendo le due piattaforme e utilizzandole per promuovere la propria azienda riusciremo a raggiungere un pubblico più vasto. Ovviamente, prima di imbarcarvi in un’operazione di promozione, è importante studiare la vostra mission e il vostro target per riuscire a raggiungere la nicchia di pubblico corretta sul social corretto.
Twitter ads
Uno dei social di più successo in Giappone è sicuramente Twitter. Twitter ha più utenti attivi mensili (45 milioni) di qualsiasi altra piattaforma di social media come Instagram (33 milioni) e anche Facebook (26 milioni) in Giappone. Twitter è una piattaforma un po’ “controversa”, o la ami o la odi. Tuttavia, se usata per il business può diventare un media davvero potente ed efficace tanto quando Facebook, specialmente in fatto di ads. In alcuni casi, a seconda del settore, potrebbe addirittura ottenere prestazioni più elevate rispetto a Facebook. Twitter inoltre raggiunge un pubblico molto giovane e molte aziende giapponesi hanno usato le Twitter ads non solo per aumentare la propria brand awareness ma anche per aumentare il proprio profitto organicamente. Se volete raggiungere il pubblico giovane in Giappone, Twitter potrebbe essere la soluzione per voi.
Influencer Marketing
Ed infine arriviamo qui, all’Influencer Marketing, quello che noi riteniamo essere ad oggi la strategia che funziona meglio a livello internazionale. Nel mondo di oggi, siamo tutti bombardati dalla miriade di pubblicità, puntare sulle collaborazioni con gli influencer potrebbe diventare una cosa positiva.
Tuttavia l’influencer marketing può essere un’arma a doppio taglio. Il primo passo a cui fare attenzione e che decreterà la riuscita di una buona campagna è proprio la scelta corretta del personaggio con cui collaborare. In questo caso diventa ancora più importante riuscire a trovare il giusto influencer che sia in linea con la vostra immagine e che abbia un pubblico in linea con il vostro target.
Ovviamente, riuscire a collaborare con i grandi nomi come Chiara Ferragni o Naomi Watanabe è davvero difficile, tuttavia c’è una categoria da non sottovalutare: i micro-influencer. Hanno seguaci limitati rispetto agli altri, ma hanno anche un tasso di coinvolgimento più alto. Questi non solo potrebbero essere clienti fedeli o sostenitori del marchio ma anche riuscire a portare pubblico alla vostra nicchia.
Investire nel marketing è sempre un’ottima scelte e le startup che magari non hanno un budget infinito possono restringere la propria strategia a qualcosa di mirato e funzionale. Il mercato giapponese può sembrare strano ma ha il potenziale di essere il trampolino di lancio per la vostra azienda. Assolutamente da non ignorare.
Business Focus: Content Strategy, tutto quello che c'è da sapere prima di cominciare
Continuiamo con la nostra rubrica Business Focus parlando di Content Strategy. Le scorse volte abbiamo parlato di Native Advertising che è strettamente legato al marketing di contenuto. Andiamo quindi oggi a vedere cosa fare prima di buttarci nella mischia!
Content Strategy, come gettare le basi per una solida campagna
Autore: Erika
Probabilmente alcuni di voi hanno già sentito parlare di Content Marketing, alla fine è una di quelle tipologie di promozione che sta andando per la maggiore assieme al Native Advertising. Tuttavia una campagna non può funzionare separatamente da una strategia più completa e a lunga durata.
“Dotarsi di una content strategy precisa e strutturata è fondamentale per creare campagna digitali che siano vincenti”
Questo non solo è uno dei nostri mantra, ma dovrebbe essere quello di ogni azienda che decide di approcciarsi (anche per la prima volta) al marketing digitale. Infatti, non esiste content marketing senza content strategy, o almeno non uno che funzioni in modo proficuo.
E’ quindi estremamente importante studiare e capire come poter sfruttare una strategia vincente per il nostro business, qualsiasi esso sia.
Cosa sono il Content Marketing e la Content Strategy
Prima di tutto, cerchiamo di capire cosa effettivamente sia.
Il content marketing è la creazione e la distribuzione di contenuti utili e di valore. Tutto questo rivolto ad un target di pubblico ben definito in modo da attrarre e acquisire i potenziali clienti e a far compiere loro azioni profittevoli.
La content strategy invece si occupa degli aspetti più “teorici e strategici” per l’appunto. Nella parte di strategia dobbiamo infatti inserire tutti i lati relativi alla pianificazione e gestione del contenuto durante tutto il suo ciclo di vita. Questo comprende non solo la creazione e la pubblicazione del contenuto, ma anche un’attenta analisi. Stiamo parlando infatti di uno studio che prevede l’allineamento del contenuto agli obiettivi di un’azienda, dello sviluppo del contenuto, la produzione, la misurazione e anche l’archiviazione. Tutta questa fase antecede l’implementazione del contenuto stesso.
Content strategy è ciò che sta a monte, tutto ciò che definisce e regolamenta il processo di sviluppo pratico. Infatti, la figura del content strategist non si occupa della produzione dei contenuti ma rivolge la sua attenzione alla pianificazione degli stessi. Questo il responsabile di decidere non solo quando i contenuti debbano essere pubblicati ma soprattutto perchè debbano essere prodotti. In effetti, ogni contenuto è un singolo mattoncino che va a gettare le fondamenta per una buona riuscita di tutta la strategia di comunicazione. E’ quindi importante avere un progetto ben definito, studiato e che possa essere analizzato in ogni suo step.
Content Strategy: Cosa devi sapere prima di iniziare
Abbiamo detto che la content strategy alla fine non è altro che una strategia che prevede gli obiettivi business di un’azienda e poi usa il contenuto come mezzo primario per raggiungere quegli obiettivi.
I contenuti possono essere di svariato tipo ma una dei focus importanti che questi hanno in comune è l’uso intelligente di storie e scrittura creativa, in qualsiasi forma, ma di questo parleremo più avanti.
Il content marketing, anche in Giappone, si concentra su svariati contenuti che possono spaziare dal post di un blog sino anche ad una pagina di conferma. Il compito di queste produzioni è quello di costruire una connessione di fiducia fra i prodotti o servizi di un’azienda e il proprio target di pubblico. Questo diventa maggiormente fondamentale in Giappone, dove acquisire la fiducia del cliente vuol dire tutto e ha molto più peso rispetto ad altre nazioni. Infatti, come abbiamo già detto in passato, il popolo giapponese è fondamentalmente una nazione tradizionalista che non ama i cambiamenti. Infatti, una volta che il target si affida e si fida di una specifica azienda, non la lascia più.
Ma questo è solo l’inizio del concetto di Content Strategy, diamo quindi uno sguardo più specifico a ciò che è coinvolto in una buona strategia.
Content strategy: La Visione
Quando decidiamo di approcciarci a qualcosa, se vogliamo che questa cosa abbia successo, la base fondamentale è avere una chiara visione di cosa questa si tratti.
Definire gli scopi, gli obiettivi, cosa speriamo di realizzare e come speriamo di farlo sono i primi passi verso la stesura di un buon piano business. Tutto questo parte dalla visione di ciò che vogliamo che l’azienda sia fra tre o cinque anni e, di conseguenza, creare un piano di azione per raggiungere quella visione. Queste sono le fondamenta di una buona strategia.
Oltre a fare una lista di tutte queste cose è altrettanto importante misurare con pietre miliari e obiettivi abbastanza solidi da sfidare noi stessi ma allo stesso tempo flessibili e adattabili a qualsiasi situazione. E proprio a questo proposito, questa pandemia ci ha sicuramente insegnato molto in fretta che tutto è mutabile e tutto può cambiare nel giro di pochissimi giorni. Da qui appunto l’importanza di avere obiettivi stabili, precisi ma al contempo flessibili e adattabili in qualsiasi occasione. Questo vi permetterà di avere le cose ben chiare e sotto controllo, quindi di iniziare il vostro viaggio da una posizione più forte.
Tutto questo fa appunto parte della content strategy. Occuparsi della visione, dei pro e dei contro di come e perchè un contenuto sarà creato, gestito, archiviato o aggiornato.
Alla fine dei conti, la strategia dei contenuti si riduce a scrivere e programmare contenuti con obiettivi e scopi precisi in mente. Niente di tutto quello che andremo a condividere dovrebbe scollegato da tutto il resto dei contenuti e dagli obiettivi aziendali. E’ proprio qui che entrano in gioco visione e scopo.
Pianificare il successo
A qualsiasi progetto voi stiate lavorando, che sia personale o per un cliente, se si vuole far crescere il proprio contenuto diventa una questione di visibilità. Inevitabilmente ci ritroveremo a combattere per il primo posto su google o a trovare il nostro pubblico sui social. Per fare questo però significa che abbiamo bisogno di una strategia o comunque un piano d’azione.
Ormai sappiamo cosa vogliamo ottenere con i contenuti che siamo andati a produrre. La domanda corretta da porci ora è “come lo possiamo ottenere? In che modo?”. Parliamo quindi del metodo.
Sicuramente il primo passo è avere un vantaggio sulla concorrenza, ma non tutti possiamo essere Chiara Ferragni ed essere i primi ad arrivare sul campo. Quindi come possiamo fare? La risposta è avere un piano di content marketing solido ed intelligente in atto.
Farsi scoprire è una se non LA grande richiesta degli ultimi anni e alla base di tutto ci sono sempre le relazioni interpersonali. Farsi leggere e condividere dai nostri amici e dai loro amici è il primo passo verso l'ampliamento del nostro pubblico. Questo potrebbe essere l’inizio della nostra strategia.
Tuttavia per far si che questo funzioni, dobbiamo trovare il target esatto non solo del nostro pubblico ma anche dei contenuti. Quindi, per arrivare a questo punto dobbiamo dare uno sguardo ravvicinato a ciò che è stato già fatto e come sta funzionando, parliamo quindi di analisi.
Ecco un’altra parola importante in tutte le strategie e, più in generale, in tutti i lavori: analisi. La revisione dei contenuti è infatti uno dei passi più importanti nello sviluppo della nostra strategia ma non si tratta della strategia stessa.
Fare un esame attento di tutti i contenuti che sono stati già condivisi, anche dai nostri competitors, ci aiuterà a capire meglio cosa può funzionare e cosa no. Successivamente, possiamo andare ad analizzare in profondità i nostri stessi contenuti e riadattarli per capire cosa possa essere più di successo.
Pensare strategicamente si riduce davvero a fare buone e giuste domande ad ogni step del processo.
Dai il giusto scopo al tuo contenuto
In un modo come quello di oggi dove i nostri smartphone e le nostre bacheche sono affollate (o meglio sovraffollate) da ogni tipo di contenuto diventa davvero importante selezionare accuratamente ciò che andiamo a condividere. Gettare qualsiasi tipo di foto o video nell’etere tanto per creare presenza non ha più senso. E’ molto meglio perdere tempo e investire energia in creare contenuti che abbiamo una possibilità e uno scopo ben preciso.
Ricordiamoci che noi vogliamo che il nostro contenuto abbia successo, che raggiunga il nostro pubblico e che produca per noi un profitto, che sia immagine o altro tipo di guadagno. Quindi perchè sprecare contenuti prima che abbiano una possibilità?
Il pubblico ormai è abituato a ricevere infiniti input di contenuti e noi vogliamo fare in modo che il nostro contenuto abbia successo. Vogliamo fare in modo che il nostro contenuto raggiunga il nostro pubblico e che lasci una buona impressione e già sappiamo che il pubblico giapponese non è semplice da impressionare. Come possiamo raggiungere questo? Semplice, pianificando il nostro contenuto e pensando strategicamente.
La chiave è sempre avere una strategia prima di produrre qualsiasi contenuto. Non dobbiamo limitarci a sfornare contenuti per il gusto di farlo, ma piuttosto pensare anche alla loro qualità e inserirli in un determinato periodo di tempo.
Quindi, prima di buttarci nella mischia della creazione di contenuti dobbiamo porci le giuste domande. Cosa vogliamo ottenere? Come si incastrano questi nuovi contenuti con quelli già presenti o che stiamo pensando di pianificare? Qual è il quadro generale dei nostri contenuti?
Queste sono tutte domande fondamentali alle quali dare risposta prima di cominciare la nostra produzione. Non dimentichiamoci che noi abbiamo uno scopo specifico, qualunque esso sia, e questo scopo deve essere ben definito. Per esempio, state creando contenuti per aumentare la brand awareness o generare lead? Gli scopi sono tanti ma l’importante è avere ben chiaro quali essi siano in modo da pianificare la strategia corretta.
Dai al tuo contenuto uno scopo e darai al tuo pubblico una ragione per leggere, guardare un video, mettere un like o rincondividere. Il pubblico non è un gregge di persone ma un organismo vivente e intelligente, capace di capire esattamente da dove arriva un contenuto e per quale motivo lo stiamo divulgando. Questo ha ancora più valore con il pubblico giapponese che è sempre più attento e selettivo nella ricerca dei contenuti.
Se stiamo creando un contenuto per un motivo e lo pianifichiamo in anticipo come parte della nostra strategia, il pubblico lo noterà. Allo stesso modo, se dovessimo fare l’opposto e buttare cose a caso, senza una precisa strategia dietro, il pubblico lo noterà.
Ecco perché lo scopo è così importante.
In conclusione
Creare una content strategy efficace e che riesca a connetterci con un pubblico, che lo ispiri all’azione può sembrare davvero complicato. Tuttavia come abbiamo capito è alla base di qualsiasi campagna marketing ben riuscita. Creare contenuti che abbiano uno scopo, che siano parte di una visione più ampia e che ci mettano in contatto con il nostro pubblico è alla base di qualsiasi buona strategia di comunicazione.
Non sempre è una capacità o risorsa che troviamo all’interno di tutte le aziende, per questo ci sono realtà come la nostra che si occupano di seguire tutta questa parte anche per conto di terzi. Noi ci occupiamo di creare questo modello, di produrre il contenuto e mantenere il lavoro fatto per poi ripetere. I nostri sforzi vengono messi nel creare una strategia che permetterà al vostro potenziale pubblico di scoprirvi. In questo modo diventa più facile per voi potervi concentrare su altri aspetti legati al vostro lavoro, o semplicemente rilassarvi senza doverci pensare!
Il potere dei social: TikTok e la pop star giapponese
Continuiamo con la nostra rubrica Business Focus e oggi trattiamo del caso TikTok e Miki Matsubara. Sapete già di cosa stiamo parlando?
Abbiamo già detto molte volte come i social media siano una potenza sia per le aziende che per i privati e in questo anno di pandemia ne abbiamo avuto la conferma. Anche chi non credeva nella rivoluzione digitale ora si è dovuto ricredere.
Come TikTok ha riportato in auge una pop star giapponese
Autore: Erika
In questi mesi di quarantene ed isolamento forzato, abbiamo visto un incremento della creatività sui social media. Esempio palese di questo è la veloce ascesa di TikTok, social media prediletto dai giovani che ha visto crescere i suoi scritti sino ad arrivare ad essere la seconda app più scaricata nel 2020.
Dagli scherzi, agli animali passando per gli ormai famosi balletti, molti TikTokers hanno lanciato mode che ancora oggi accompagnano le nostre giornate. Ma oggi il potere di TikTok non si ferma soltanto ai suoi trend. Ha fatto scalpore infatti il caso di Miki Matsubara e di come un video condiviso su questo social sia riuscito a riportare in auge una sua hit del 1979.
A dicembre infatti, gli utenti della piattaforma hanno resuscitato la canzone "Mayonaka no Door: Stay With Me" che aveva reso Matsubara una star in Giappone già nel 1979. Più di quarant'anni dopo, la canzone è ancora orecchiabile e gioisa tanto da diventare la perfetta colonna sonora di un TikTok con protagonista le mamme giapponesi.
"Ho fatto il TikTok quando mia mamma stava facendo delle cose in casa", dice un utente a The Japan Times via mail. Questa clip ha raggiunto più di 1,5 milioni di like e visualizzazioni in pochissimo tempo facendo schizzare "Mayonaka no Door" in cima alla classifica Global Viral 50 di Spotify per tre settimane.
@kickronnie
I’m asking her to sing this next karaoke night 👸🏻 #japan #japanese #おかあさま #fyp
♬ 真夜中のドア/Stay With Me - Miki Matsubara
Sfortunatamente, Matsubara è morto nel 2004 e non ha potuto godere della rinascita. Tuttavia, il compositore della canzone, il 71enne Tetsuji Hayashi, dice al Japan Times che questo nuovo successo "sembra molto strano... è stato così tanto tempo fa".
La musica e i social media
Ma è davvero così strano? Partendo dal fatto che quando una canzone è bella, è bella sempre anche dopo quarant'anni, ma pensiamo anche a quanto potere abbiano acquistato al giorno d'oggi i social media. Purtroppo, gran parte dell'industria musicale giapponese sembra ancora operare come se fosse il 1979, dando quindi poca importanza al mondo digital e dei social media. Il caso Matsubara ne è un esempio.
Il cantautore Tetsuji Hayashi dice che le nuove tecnologie stanno riscrivendo le regole di come una canzone diventa una hit, "potrebbe essere di un altro paese o di un'altra generazione". Ormai sono già passati alcuni mesi ma il caso "Mayonaka no Door" mostra come l'interazione fra artisti giapponesi e ascoltatori internazionali sia cambiata negli ultimi decenni. I social media internazionali permettono anche ad una nuova generazione di innamorarsi di un'artista che in passato avrebbe potuto essere scartata dalle playlist solo a causa della sua nazionalità. Complice anche l'ascesa del K-pop e degli ormai instoppabili BTS, sui social media come TikTok troviamo sempre più anche trend di canzoni giapponesi.
Il potere di TikTok
Basandosi sulle recenti statistiche, gli utenti di TikTok trascorrono più di 850 minuti al mese sull'app, ovvero più di 14 ore al mese. Se esaminiamo i dati da ottobre 2019 a marzo 2020, possiamo notare un notevole aumento del tempo che l'utente medio trascorre sull'app, complice appunto anche il lockdown.
Questo social media si è diffuso a macchia d'olio a livello mondiale, in particolare nelle nazioni asiatiche, diventando un outlet per l'intrattenimento anche grazie alla sua ricerca di Hashtag. Infatti, a giugno 2020, le categorie più popolari su TikTok hanno tutte più di un miliardo di visualizzazioni. Se andiamo a contare i video di lip-synching e quelli sulla danza, arriviamo un totale di oltre 150 miliardi di visualizzazioni.
Il 2020 è stato un anno segnato dai lockdown ed è proprio in questo periodo che le persone si sono buttate sui nuovi media in cerca d'intrattenimento e di sfogo per la propria creatività. Infatti, TikTok ha conquistato il secondo posto nella classifica delle app più scaricate per iPhone superata solo da Zoom per ovvi motivi. TikTok ha addirittura superato i download di Facebook, Messenger, Gmail, Netflix, YouTube e Instagram, su tutti gli app store, diventando così l'app più popolare in assoluto a livello globale nel 2020.
Inoltre, in un modo come quello del digital marketing, sappiamo quanto sia importante il tasso di coinvolgimento di un social media. I recenti dati mostrano come l'engagement rate vari a diversi livelli di followers per Instagram, YouTube e altri social. Tuttavia, a tutti i livelli di follower, TikTok ha un tasso considerevolmente più alto rispetto alle altre piattaforme. Infatti, Upfluence ha analizzato che i micro-influencer hanno un tasso di coinvolgimento del 17,96% su TikTok, a paragone del 3,86% su Instagram e dell'1,63% su YouTube. Mentre i mega-influencer hanno un tasso di coinvolgimento del 4,96% su TikTok, 1,21% su Instagram e 0,37% su YouTube.
I dati parlano da soli e anche in questo 2021 non possiamo che aspettarci una costante ascesa di questo social e chissà, forse potremo riscoprire qualche altra hit giapponese! Avete già qualche idea su quale potrebbe essere il prossimo music trend degli TikTokers in questo 2021?
Business Focus: Native Advertising, cos’è e la sua importanza, anche in Giappone
Continuiamo con la nostra rubrica Business Focus e oggi trattiamo di Native Advertising. Ne avete mai sentito parlare?
Native Advertising: cos’è e la sua importanza, anche in Giappone
Autore: Erika
In un momento come questo dove tutta l’economia è quasi interamente bloccata, la mossa più intelligente è quella di investire in pubblicità e marketing. Ma lo sappiamo, in questo campo si ricevono un mare di informazioni e di possibilità. Tuttavia, recentemente molte aziende ci stanno chiedendo “Ma che cos’è il Native Advertising?”, andiamo a scoprirlo insieme.
Prima di andare a parlare di Native advertising, dobbiamo fare una piccola panoramica nel mondo dell’advertising online.
Le difficoltà dell’advertising online
Ormai siamo tutti fortemente bombardati da tantissime informazioni che il mercato pubblicitario è spesso saturo. Come fare quindi per trovare e raggiungere la propria nicchia di pubblico?
Il livello di attenzione degli utenti online è in calo costante da tempo, infatti oggi l’utente medio ha uno span di attenzione pari a 8 secondo circa. Basti solo pensare che un pesce rosso si aggira sui 9 secondi di attenzione circa, questo ci fa capire quanto sia difficile e al contempo importante colpire l’utente nei primi secondi di visualizzazione.
Se ci spostiamo poi ad analizzare la visibilità e i famosi CTR, vediamo che la maggior parte dei banner pubblicitari oggi non sono più nemmeno visualizzati o, addirittura, il clic su di essi è accidentale. Inoltre, gli utenti sono anche stufi del numero esorbitante di pubblicità, molto spesso indesiderata. E’ proprio qui che i vari AdBlock rendono il raggiungimento del nostro target ancora più difficile.
In sostanza, nessuno guarda più i banner pubblicitari sui vari siti. E’ proprio qui che entra in gioco il content marketing.
Il content Marketing
Ormai, chi più chi meno, tutti abbiamo sentito parlare di content marketing anche perché la maggior parte della pubblicità online oggi avviene tramite questa forma. Molte aziende, specialmente quelle che si affacciano ad un pubblico internazionale, hanno capito che i contenuti e gli influencer rappresentano un ottimo (se non il migliore) strumento di marketing.
Infatti, i branded content ormai impazzano sui vari social media e sono diventati una forma di pubblicità molto più efficace rispetto alle tradizionali campagne promozionali.
In pochi dati, questi contenuti hanno un tasso di fiducia dell’utente 7 volte superiore rispetto alle pubblicità display tradizionali. Sono permanenti e possono catturare visibilità e traffico anche a lunga durata. Inoltre, se ci aggiungiamo un’operazione di SEO fatta in modo corretto, questi contenuti hanno un ROI a medio-lungo termine maggiore.
Se poi consideriamo che oltre il 51% del tempo speso dagli utenti sui mezzi digitali è passato su una piattaforma mobile, capiamo quanto sia fondamentale avere un formato che funzioni su questi device.
Il mobile e la pubblicità
In pochissimo tempo, siamo passati da una visuale 16:9 orizzontale ad una in 16:9 verticale. Merito di Stories, Reel e soprattutto di smartphones, questo formato ormai è uno dei più richiesti in tutte le campagne pubblicitarie digital. Infatti, gli schermi dei nostri telefoni sono già a dimensione ristretta rispetto ad un computer, quindi perchè sprecare prezioso spazio visivo con annunci display, overlay e pop up totalmente intrusivi?
E’ proprio su questi device che la pubblicità dovrebbe essere pensata per ottimizzare lo spazio dello schermo e, di conseguenza, il flusso di navigazione (lo scroll continuo per intenderci). Quindi come facciamo? Ma con il Native Advertising naturalmente!
Cos’è il Native Advertising
Ed eccoci arrivati al clou del nostro articolo. In sostanza il Native Advertising sono annunci pubblicitari che si adattano al contesto in cui sono inseriti. Per esempio, ereditano la funzione della piattaforma in cui vivono (ad esempio i like di Facebook). Inoltre, non interrompono la navigazione dell’utente e sono rilevanti per chi li visiona. Queste sono caratteristiche portano ad sviluppare un maggiore engagement verso questo tipo di pubblicità.
In sostanza, niente di nuovo direte. Da anni noi stiamo già sviluppando campagne native come i post sponsorizzati sui vari social media, articoli sponsorizzati, widget e quant’altro. Tuttavia, esistono diverse forme riconosciute per il Native Advertising:
- In-Feed: annunci a pagamento inseriti in un sito editoriale.
- Paid Search: annunci a pagamento inseriti nella pagina dei risultati di un motore di ricerca.
- Recommendation widget: annunci a pagamento che promuovono contenuti correlati ad un articolo.
- Promoted listings: annunci a pagamento inseriti nel listing di prodotti di un e-commerce.
- In-Ad: contenuti inseriti all’interno di un formato pubblicitario standard.
- Custom: iniziative speciali su misura condotte da un brand in collaborazione con un editore, ovvero gli articoli sponsorizzati.
Trattandosi di una forma di advertising meno palese di altre, è però importante sottolineare quando un contenuto sia stato sponsorizzato o meno. La trasparenza deve essere sempre garantita.
Creare contenuti che il pubblico ama
Ci è capitato spesso di dover creare contenuti per una strategia di Native Advertising, da brand che vendono prodotti di lifestyle giapponese a prodotti per bambini. Tuttavia, lo scopo principale non è di vendere, ma di costruire il pubblico per il cliente.
Per fare questo, è importante seguire diverse regole perché il “post sponsorizzato” non potrà differenziarsi troppo dal resto dei contenuti che solitamente la piattaforma scelta propone. La lunghezza, il tone of voice, il linguaggio, il font, deve tutto essere in linea con gli altri contenuti. Tuttavia, è fondamentale creare un titolo che sia cliccabile e che catturi l’attenzione del visitatore.
Molto importante diventa saper catturare l’utente non con numeri e domande, ma con una narrativa che lo affascini. Ormai anche il meno scaltro degli utenti internet riesce a capire quando qualcuno sta cercando di vendergli un prodotto. A causa di questo, è importante differenziare il nostro “post sponsorizzato” raccontando esperienze personali e creando empatia per esempio.
Il pubblico va coinvolto ma soprattutto intrattenuto. Far ridere una persona è una delle cose più difficili da fare, tuttavia quando ci riesci, hai catturato la sua attenzione per sempre. E così il cliente è fidelizzato.
Siate empatici ma obiettivi, provate ad aiutare il pubblico in qualche modo e condividete la vostra esperienza. Il prodotto non deve necessariamente essere menzionato ripetutamente, una volta è abbastanza, anche perché con il contrario si potrebbe rischiare di sfociare in quella che in gergo si chiama “marchetta” e quindi ottenere l’effetto opposto desiderato dal Native Advertising.
Il Native Advertising in Giappone
Ed eccoci giunti al Giappone. Nonostante sia una nazione estremamente focalizzata sui media tradizionali e le pubblicità su di essi, recentemente le cose stanno cambiando. Complice anche la recente pandemia, il mercato dell'advertising ha visto una significativa impennata nel digital. Infatti, nel 2021 gli inserzionisti giapponesi hanno speso quasi 15 miliardi di dollari sul digitale. Con l'aumento dei media digitali in Giappone, le aziende non possono più ignorare l'importanza di integrare una strategia digitale nel marketing complessivo.
Tuttavia, fondamentalmente il popolo giapponese rimane un popolo molto tradizionalista, molto legato alla storia e alle esperienze pregresse. Quello giapponese è un popolo estremamente legato alla fiducia, quindi la pubblicità digitale dipende ancora dall'avere una buona reputazione online. Quindi, le operazioni di SEO e social media diventano fondamentali per avere risultati migliori nel mercato giapponese.
Uno dei punti chiave per il successo di una campagna in Giappone è l’uso di una corretta localizzazione. Non lo diremo mai abbastanza, ma i giapponesi sono estremamente meticolosi quando si tratta di scegliere il prodotto giusto prima di fare un acquisto. Usare la loro lingua e i loro visual diventa veramente importante. Scrivere contenuti corretti e in linea con il proprio target è una delle basi per costruire una buona campagna. L’attenzione ai dettagli e l’alta qualità dei prodotti è la chiave per conquistare i clienti giapponese.
In conclusione
Le pubblicità native dovrebbero somigliare a qualsiasi altro articolo sulla piattaforma scelta, sia come stile che per funzione. Siate intraprendenti, veritieri e soprattutto ricordatevi di intrattenere il vostro pubblico.