Bringing Japan to Italy: episode 08 - Alex Kerr
In concomitanza con l'uscita del suo libro "La bellezza del Giappone segreto", Alex Kerr ha tenuto una conferenza a Palazzo Reale a Milano. Noi di Japan Italy Bridge abbiamo avuto l'occasione di incontrarlo e porgli qualche domanda.
In questo episodio 8 della nostra serie Bringing Japan to Italy, Alex Kerr ci racconta del suo Giappone segreto. Figlio di una famiglia della marina americana, sin da giovane età gira il mondo fra Italia, Giappone, USA, per poi ritornare nella terra del Sol Levante. Dagli anni dell'università, Alex Kerr ha fatto di Kyoto la sua base di vita.
Qui ha scoperto un nuovo mondo, un Giappone che difficilmente noi occidentali riusciamo a vedere. Un paese fatto di tradizioni, piccoli villaggi, case col tetto di paglia e pavimenti in legno antico. Ci racconta di come la sua vita sia cambiata grazie alla vincita del premio letterario Scincho Gakugei. In seguito a ciò infatti Alex Kerr è entrato in contatto un gruppo di Litterati e artisti giapponesi con i quali collabora ancora oggi.
Ma ora vi lasciamo alle parole di Alex Kerr e al suo Giappone segreto. Buona visione!
Special Thanks: Associazione Giappone in Italia
La bellezza del Giappone segreto: Amazon IT | IBS
Bringing Japan to Italy: episode 07 - Yoko Takada
Qualche mese fa, in concomitanza con il festival del fumetto di Novegro , abbiamo avuto l'occasione di intervistare Yoko Takada. Per questo settimo episodio di 『Bringing Japan to Italy』, l'artista specializzata nella cultura giapponese, cerimonie del tè, della vestizione del Kimono e molto altro si racconta ai nostri microfoni.
Yoko Takada ci ha gentilmente concesso questa intervista esclusiva per Japan Italy Bridge per aiutare a promuovere e condividere sempre di più la cultura giapponese. Inoltre, parliamo di quali siano le somiglianze fra Giappone ed Italia, e per quale motivo l'inchino sia così importante nel paese del Sol Levante. Voi lo sapevate? Buona visione!
Age of Samurai: Battle for Japan presto su NETFLIX
Per tutti gli appassionati di serie tv che ultimamente stanno attraversando una crisi di abbandono (o disgusto) per l’ultima serie di Game of Thrones, ormai conclusa, non disperate, è in arrivo «Age of Samurai: Battle for Japan».
photo credits: wikipedia.org
Age of Samurai: Battle for Japan, la serie
Secondo Deadline, Netflix in collaborazione con Blu Ant Media-run Smithsonian Canada, avrebbe inserito nella sua programmazione Age of Samurai. Descritto come un vero e proprio Game of Thrones del Giappone feudale, la serie racconterà la storia delle guerre tra i vari regni di quell’epoca.
Stando alle anticipazioni, il focus della serie sarà la figura di Date Masamune, famoso samurai anche noto come One-Eyed Dragon. Egli combatté al fianco dei tre padri fondatori del Giappone, signori della guerra che guidarono feroci eserciti di samurai l'uno contro l'altro. Scopo di queste guerre era l’unificazione della nazione circa 400 anni fa.
La figura epica di Date Masamune, la cui leggenda racconta di aver perso un occhio infettato dal vaiolo da bambino, è protagonista in questa serie tv. Dopo aver ucciso il fratello minore, succedette come capo del clan al padre a soli 17 anni.
Conquistando anche i clan vicini, Date Masamune cominciò l’ascesa al potere per unificare il giappone settentrionale sotto il suo controllo.
Dettagli di produzione
Netflix ha incaricato di produrre la serie alla casa di produzione canadese Cream Productions, già dietro alla serie PBS The Dictator's Palybook, BTK: A Killer Among Us e Fear Thy Neighbor
Produttori esecutivi, oltre al CEO di Cream e al co-fondatore David Brady, al presidente Kate Harrison e al senior production executive Matthew Booi, saranno Simon George del film Jason Silva per Nat Geo Origins: The Journey of Humankind, Barbarians Rising per History e il documentario di Showtime Pariah: The Lives and Deaths of Sonny Liston.
photo credits: dualshockers.com
A sentire la fonte, le riprese di Age of Samurai: Battle for Japan si svolgono già tra Giappone, Stati Uniti e Canada. La serie è infatti prevista in arrivo su Netflix entro fine anno.
Noi non vediamo l’ora e attendiamo in trepidazione di vedere questa nuova serie tutto d’un fiato! E voi?
Festa del Giappone 2019 Video Report
Il 9 giugno, abbiamo avuto il piacere di partecipare alla "Festa del Giappone". Organizzato dai nostri amici di Giappone in Italia presso il Circolo Magnolia a Milano, l'evento è stato un vero e proprio successo!
Fra bancarelle, workshop, conferenze e spettacoli tutti legati al Giappone, il pubblico ha potuto tuffarsi anche solo per un pochino nella vera cultura giapponese. Bambole Kokeshi, quadri e tante ghiottonerie che hanno attirato l'attenzione di tutti i visitatori. Partendo dagli Okonomiyaki passando per il tipico riso al curry giapponese fino ai famosi Takoyaki, la Festa del Giappone ha coinvolto anche diverse personalità della scena del Sol Levante a Milano.
Noi di Japan Italy Bridge abbiamo fatto un piccolo video recap e speriamo di vedervi alla prossima Festa del Giappone!
Bringing Japan to Italy: episode 06 – Takarabune
Qualche mese fa, in concomitanza con il Japan Matsuri a Bellinzona, abbiamo avuto l'occasione di intervistare uno dei pochissimi gruppi Awa Odori: Takarabune!
Il Festival di danza Awa (阿波踊り), il più grande festival di danza in Giappone, si tiene dal 12 al 15 agosto come parte del Bon Festival nella prefettura di Tokushima a Shikoku in Giappone.
Le prime origini di questo stile di balletti si trovano nelle danze sacerdotali buddiste giapponesi di Nembutsu-odori e hiji-odori del periodo Kamakura (1185–1333), e anche nella kumi-odori, una vivace danza del raccolto che era nota per durare per diversi giorni.
Il gruppo Takarabune gira il mondo ormai da anni per portare gioia e per condividere la cultura dei festival giapponesi con tutte le altre nazioni estere.
In un'intervista esclsiva per Japan Italy Bridge ci raccontano come vedono il rapporto fra Italia e Giappone e il loro pensiero sul nostro bel paese. Buona visione!
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Twitter: @Takarabune_info
Festa del Giappone @ Circolo Magnolia
Il 9 Giugno 2019, al Parco Idroscalo presso il Circolo Magnolia, si terrà un’intera giornata dedicata alla cultura Giapponese. Ci saranno tanti workshop, dimostrazioni e personalità importanti e conosciute nel mondo del Sol Levante. Ovviamente si potrà anche degustare l’ambitissåimo cibo e sake Giapponese.
Tanti sono i workshop! Potrete infatti trovare quello di disegno manga a cura di Giappone in Italia che si concentrerà soprattutto nella figura del character design. Senza dimenticare poi il workshop di Lykke Anholm, ambasciatrice italiana del metodo KonMari, che parlerà della filosofia che sta alla base del fenomeno mondiale di Marie Kondo. Inoltre, avete mai sentito parlare di Kintsugi? E’ l’antica e molto significativa arte giapponese di riparare ceramiche con lacca urushi e polvere d’oro e l’artista restauratrice Chiara Lorenzetti lo spiegherà fino ai minimi particolari.
Un tuffo nella tradizione Giapponese con alcune dimostrazioni, tra cui quella della Vestizione Yukata ad opera di Mamiko Ikeda e la suggestiva Cerimonia del Tè di Alberto Moro. IFIORINELLARETE curano la dimostrazione di Kokedama, una tecnica per cui una piantina viene tolta dal proprio vaso ed avvolta in una palla realizzata con un impasto di substrati differenti, ricoperta da muschio fresco. La pianta così realizzata può essere appoggiata su un supporto piatto, oppure lasciata fluttuare nell’aria per un effetto ancora più suggestivo. La celebre Keiko Irimajiri presenterà il suo Bentō Showcooking mentre Luca Vecchi ci racconta il concetto di Okaa-Sama | Onorevole Madre.
E per tutti gli appassionati della lingua giapponese, Eurasia Language Academy terrà un corso interattivo! Curiosi?
Vi aspettiamo il 9 giugno al Parco Idroscalo c/o Circolo Magnolia, noi ci saremo, e voi??
Info & Prevendite
Prevendite: bit.ly/Prevendite_LaFestaDelGiappone
Organizzatore: Associazione Culturale Giappone in Italia
Sito: www.giapponeinitalia.org
Mail: info@giapponeinitalia.org
Japan Italy: "Un Italiana in Giappone" la serie - Michela Figliola
Warm Cheap Trips, Michela Figliola e la sua esperienza
Qualche mese fa abbiamo lanciato la rubrica "Un Italiano in Giappone" dove intervistiamo i nostri connazionali nella terra del Sol Levante. In pochi riescono a realizzare il sogno di andare a vivere in Giappone e noi vogliamo condividere con voi le esperienze di chi ci è riuscito! Oggi vi presentiamo Michela Figliola, italianissima anzi franciacortina che vive e lavora in Giappone!
JIB: Raccontaci in breve chi sei
M: Michela, bresciana anzi franciacortina, innamorata dei viaggi. A 28 anni ho deciso di lasciare il posto fisso in Italia per trasferirmi in Giappone, paese che amo molto e dove nonostante le sue stranezze, mi sento a casa.
JIB: Come nasce la tua passione del Giappone?
M: In realtà non ricordo il fattore scatenante. Sono sempre stata attratta dall’Oriente, dalla sua cultura così diversa ed i suoi paesaggi tradizionali. Una serie di eventi mi hanno fatta conoscere sempre di più il Giappone e la sua cultura classica e ne sono rimasta stregata ogni giorno di più. Ancora adesso amo scoprirne la storia e approfondirne le mille sfumature culturali.
JIB: Ti sei trasferita in Giappone da molto tempo ormai, quali sono gli step che hai intrappreso per poter vivere in questa nazione?
M: Il sogno di trasferirmi qui è nato circa 6 anni fa, in occasione del primo viaggio. Da lì ho valutato le varie opzioni, tra cui anche quello di avviare un’attività mia. Alla fine, specialmente per una questione monetaria, ho ripiegato sul classico visto studentesco per imparare la lingua e trovare poi un lavoro full-time una volta qui.
Sebben meno onerosa rispetto al business visa, la scuola di giapponese è comunque abbastanza costosa, perciò ho impiegato alcuni anni per riuscire a risparmiare abbastanza da potermi permettere la scuola e le spese in Giappone, anche se con il permesso lavorativo e lavorando per 28 ore settimanali, si riesce in parte a coprire le spese quotidiane.
JIB: Raccontaci una delle esperienze più divertenti che ti sono capitate da quando vivi in Giappone.
M: Più che esperienze divertenti si tratta di incontri: una volta che ho incontrato un maiale con il ciuffo arcobaleno portato a passeggio tra le strade della zona di Asakusa. Mentre in un’altra occasione, uscendo da un izakaya vicino a casa, ho incontrato il famoso Sailor Suit Old Man, il vecchino vestito da scolaretta!
JIB: Il tuo blog, warmcheaptrips.com, da cosa è nato e come ne hai sviluppato l'idea sino ad arrivare a ciò che è oggi
M: Il blog è nato nel 2015, dopo l’ennesimo viaggio organizzato nel dettaglio in autonomia, faticando a trovare le risposte che cercavo. Su suggerimento di un’amica che mi chiese di passarle uno dei miei vecchi itinerari per replicarlo, ho deciso di mettere online tutto quello che stava nascosto sul mio pc ed aiutare così altre persone a viaggiare.
Da sempre mi piace scrivere, oltre che viaggiare ed inizialmente il blog era un modo per mostrare cosa sapevo fare, una sorta di portfolio su chi sono e come affronto le cose.
Poi con il tempo è diventato qualcosa di più professionale ed ho iniziato ad investirci sempre più tempo, in modo da dare informazioni utili ed interessanti ai lettori, specializzandomi in itinerari culturali, viaggi storici e ovviamente, Giappone, specialmente quello meno conosciuto.
JIB: Da occidentale, quali sono le difficoltà e le differenze che hai riscontrato nei primi tempi in Giappone rispetto all'Italia
M: Personalmente, essendo partita molto preparata su tutti quelli che possono essere aspetti spinosi per gli italiani, non ho avuto grandi difficoltà. Mi sento molto a mio agio ed in linea con l’attitudine giapponese. L’unica cosa che ogni tanto mi stona un po’ è la totale mancanza di elasticità che in alcuni casi sarebbe utile per risolvere problemi in modo semplice e veloce. Oppure il fatto che raramente esprimono la loro reale opinione e dicono le cose tra le righe. Ragionando in modo diverso dal nostro, non sempre si riesce a cogliere il vero punto della questione.
JIB: Molti pensano che il Giappone sia una terra totalmente diversa dall'Italia ma invece noi abbiamo riscontrato molte più somiglianze di quanto si possa immaginare. Tu cosa ne pensi? Quali sono le somiglianze più forti?
M: Diciamo che per molte cose i due paesi si assomigliano moltissimo, soprattutto è impressionante quanto siano simili nell’essere agli opposti.
Diciamo che le somiglianze maggiori sono principalmente nell’amore per la bellezza e l’estetica, specialmente nell’abbigliamento e nel portamento. Ma anche in cucina: sapori semplici, ma ricchi di gusto, dove gli elementi che compongono il piatto hanno un perfetto bilanciamento.
Ci sono forti tradizioni e molto attaccamento alle culture regionali ed ai dialetti, così come il modo scherzoso in cui dividono il Paese in Nord e Sud (o meglio, est e ovest) per via delle abitudini ed atteggiamenti diversi!
JIB: Progetti per il futuro?
M: Ora sto attendendo il nuovo visto lavorativo dall’immigrazione, se non dovesse arrivare, tornerò in Italia per un annetto e cercherò lavoro in qualche azienda che mi possa offrire un trasferimento futuro.
Ovviamente spero che tutto vada per il meglio e possa continuare a restare qui, lavorando per l’attuale azienda che si occupa di organizzazione di tour ed eventi a Tokyo e gestione dei Social Network per conto di altre attività. In parallelo vorrei continuare il mio blog, continuando a scrivere di viaggi sia in Giappone che nel resto del mondo.
JIB: Come è vista l'Italia in Giappone?
M: Amano tutto ciò che è italiano, e vedono spesso l’Italia come simbolo di eleganza e raffinatezza. E hanno un’idea di uomo italiano molto stereotipata: sempre pieno di complimenti ed attenzioni che riempie la propria donna di fiori e regali. Ultimamente però l’Italia viene vista come un paese pericoloso dove viaggiare, per via dei furti e delle truffe di cui spesso i giapponesi sono vittime!
JIB: Maggio in Giappone, cos'ha di particolare questo mese nella terra del Sol Levante?
M: Quest’anno c’è stata la “mega golden week”, una serie di festività nazionali che regalano circa una settimana di ponte, ma nel 2019 sarà particolarmente lunga perché c’è stato il cambio d’Imperatore! Il 30 Aprile è finita l’era Heisei ed è iniziata la nuova era Reiwa il 1° maggio, quando il Principe Naruhito è salito al trono
JIB: Pensi ci sia un futuro per una collaborazione ancora più stretta fra le due nazioni?
M: L’interesse per l’Italia da parte dei giapponesi è altissimo, e l’interesse degli Italiano verso il Giappone aumenta sempre di più. Non solo dal punto di vista turistico, ma anche dal punto di vista economico e di scambio merci, quindi sì, si andrà sicuramente verso collaborazioni ancora più strette tra i due paesi.
JIB: Ti manca mai l’Italia? Pensi di tornare stabilmente qui?
M: Stavo benissimo anche in Italia, ma qui sto meglio. Grazie alla tecnologia è comunque molto semplice comunicare con l’Italia quindi non sento mai nostalgia. A volte però soffro terribilmente la mancanza di alcuni cibi o piatti caserecci, ma per fortuna si trova comunque tantissimo ottimo cibo anche qui!
JIB: Lancia un saluto e un consiglio a tutti i nostri lettori
M: Il Giappone è un paese fantastico da visitare, non limitatevi ai grandi classici, ma esplorate le zone meno battute. Qui vivrete la vera essenza del Giappone e potrete amarne pienamente cultura e tradizione. Per capire al meglio questo paese, dovete aprire la mente, smettere di giudicare quello che vi sembra diverso e lasciarvi trascinare dal Giappone. Siate sempre rispettosi del Paese che state visitando, quasi come se foste dei fantasmi, specialmente se visitate le zone meno turistiche.
Se state invece pensando di trasferirvi in Giappone, studiatene la storia e focalizzatevi su quelli che potrebbero essere aspetti negativi della vita quotidiana. Non fidatevi di chi dice che è tutto perfetto! Io ci sto benissimo, ma so che per molte altre persone molte cose potrebbero pesare molto, specialmente chi è molto legato alla cultura italiana ed ai rapporti umani così come sono in Italia. Qui i rapporti sono estremamente diversi, siatene consapevoli prima di volervi trasferire!
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Japan Italy: Far East Film Festival 21 ~ Report
photo credits: fareastfilm.com
«Noi viviamo dall’altra parte del mondo e avevamo paura che il nostro film non venisse capito. Ma il mondo parla una lingua sola: quella dell’amore...».
Abbiamo deciso di cominciare il nostro articolo con questa frase dell’attrice Crisel Consunji dopo il trionfo del film Still Human al Far East Film Festival 21. Perché questa frase rappresenta la verità, c’è una sola lingua che unisce tutto il mondo ed è quella dell’amore.
photo credits: gacktitalia.com
E’ quindi sicuramente un pensiero comune, quello di non essere capiti, che la visione orientale del cinema possa in qualche modo non essere capito dal mondo Occidentale. Il Far East Film Festival ha ancora dato luce a questo mondo che pur sembrando tanto lontano da noi, non lo è affatto, al contrario le similitudini sono tante.
Il film Still Human, con la regia di Oliver Chan e l’attore protagonista Wong, che era già stato premiato con il Gelso d’Oro alla Carriera, ha vinto il Far East Film Festival 21 ed il premio della critica. Al secondo posto troviamo la black comedy cinese Dying to survive di Wen Muye e al terzo posto il coreano Extreme Job di Lee Byoung-heon.
photo credits: scmp.com
Melancholic del regista esordiente Tanaka Seiji si è invece aggiudicato il Gelso Bianco per le opere prime mentre Fly me to the Saitama del grande regista Takeuchi Hideki si è aggiudicato il MYmovies award.
photo credits: mymovies.it
photo credits: mymovies.it
photo credits: aficfestival.it
Il Far East Film Festival 21 ha chiuso con dei numeri esorbitanti: 9 giorni di programmazione. 77 film, 3 anteprime mondiali, 14 debutti, 60.000 mila spettatori, oltre 20 mila partecipanti agli eventi in città e 1600, invece, gli accreditati (giornalisti, docenti, studenti, ambasciatori di altri festival), provenienti da oltre 20 paesi: Italia, Olanda, Slovenia, Regno Unito, Germania, Svezia, Stati Uniti, Francia, Belgio, Svizzera, Cina, Canada, Spagna, Hong Kong, Giappone, Croazia, Ungheria, Polonia, Austria, Norvegia, Corea del Sud, Repubblica Ceca, Brasile, Svezia e Serbia. Oltre 100 appuntamenti tra cui il Cosplay Contest, con oltre 20 mila presenze. Non bisogna dimenticare l’attivissima community di Facebook del festival con 30 mila fans coinvolti.
photo credits: japanitalybridge.com
E’ stato non solo il Festival dell’Oriente, ma anche del mondo intero. Le presenze provenivano da qualsiasi parte.
Noi di Japan Italy Bridge che abbiamo partecipato come media, abbiamo potuto assistere ad un’aggregazione di persone, tra cinefili, esperti, appassionati, giornalisti che non hanno avuto paura della pioggia e del freddo e hanno partecipato con entusiasmo a tutti gli eventi e le proiezioni.
Un grande entusiasmo che si è notato anche nelle talk tenute dai registi e dagli attori, una grande partecipazione e curiosità di sapere come sono nate le opere e come sono state vissute.
photo credits: japanitalybridge.com
Per quanto ci riguarda, con un altro nostro progetto GACKT ITALIA, abbiamo seguito la creazione, l’ascesa e il grande successo di Fly me to the Saitama passo per passo, traducendo e condividendo articoli, interviste e video ormai da mesi. E’ stata quindi una grandissima emozione poter vedere qui in Italia il film di cui tanto si è parlato, sentire le risate del pubblico e i silenzi nei momenti intensi. E’ stato un po’ come vedere la completa evoluzione di una creatura dopo averla seguita fin dalla sua nascita. Grande emozione anche nell’intervista che abbiamo potuto realizzare al regista Takeuchi Hideki che con umiltà, simpatia e professionalità si è raccontato ai nostri microfoni entusiasticamente.
photo credits: japanitalybridge.com
photo credits: japanitalybridge.com
Questo Festival è la dimostrazione che l’aggregazione è possibile, che si può vivere in serenità nonostante le culture diverse, che a volte un pensiero diverso può aprire la mente e far scoprire nuovi orizzonti e magari diventare ancora più interessante di ciò che si può aver visto o sentito fino a quel momento. Ha non solo molto da mostrare, ma anche molto da insegnare. Vi aspettiamo quindi alla prossima edizione, sempre a Udine, per il Far East Film Festival 22, dal 24 aprile al 2 maggio 2020! Non mancate, sarà sicuramente un’esperienza che vi farà tornare a casa arricchiti dentro e perché no… ancora più innamorati di questo mondo così lontano, così vicino che è l’Oriente.