Tre modi per dire "Ti Amo"
"Ti Amo, I love you" Come dirlo in Giapponese? Ci sono tanti tipi di amore, perchè dovremmo esprimere amore solamente in un modo? I giapponesi la sanno lunga, sanno che ogni tipo di amore ha bisogno di un modo per essere espresso, un modo completamente personale.
Ti amo / I Love you, ecco come dirlo in Giapponese
Autore: SaiKaiAngel | Fonte: SoraNews24
Tutto questo, pensate, accade in un paese che è visto come “freddo e distante”. Forse, pensando a questo, dovremmo capire che freddo e distante non è, anzi. E’ un paese che dà la giusta importanza sia alla storia, sia alla tradizione che ai sentimenti.
Cominciamo a guardare tutti i modi di dimostrare amore in giapponese, analizziamoli uno ad uno.
1. Suki - "Mi piaci"
Questo è il modo più usato e più famoso, perchè si trova in molti testi dell’animazione giapponese. Lo analizziamo per primo anche perchè è il meno “profondo”, infatti più che amore, può significare anche “mi piace”. Puoi tranquillamente dire "Ramen ga suki desu" che nessuno ti vedrà come un pazzo innamorato di un piatto di ramen, bensì tutti capiranno che a te piace il ramen. Così si può usare suki per esprimere appunto un apprezzamento per un cantante o un attore.
Proprio per questo, suki può creare della confusione. Se sentiamo questa parola, si potrebbe incorrere nella domanda se piacciamo per davvero come persona o semplicemente come un piatto di ramen, appunto. E’ un significato molto flessibile, per niente sicuro, nonostante tutto viene utilizzato all’inizio di ogni storia d’amore. Quando vuoi dichiararti a qualcuno, puoi usare suki desu per farlo. Molto importante a quel punto, sarà il MODO in cui lo fai, devi fare in modo di far capire all'altra persona che hai intenzioni serie e non sei solamente un piatto di ramen. Ci vuole convinzione nella voce, non è un semplice “mi piace”. Con una grande convinzione, allora avrà la colorazione giusta dell’innamoramento.
2. Koi - I love you
Non stiamo parlando della carpa, ma del secondo modo che i giapponesi usano per parlare d’amore. Qui siamo nel campo dell’ “amore romantico”. Koi è l’'emozione giovane e passionale, ma viene raramente usato per dire “ti amo”. Possiamo forse avvicinarlo ad "I love you" degli americani, che può voler dire sia ti amo che ti voglio bene. Tuttavia, Il verbo koi suru è più vicino a "essere innamorato" o "essere romanticamente coinvolto". Infatti, la parola Koi viene usata per Koibito che significa amante.
3. Ai - Ti amo
Ed eccoci arrivati al più famoso, il termine più usato per la parola Amore.
Ai è un sostantivo che significa "amore", ma può essere usato per qualcosa di più del semplice affetto romantico. Ai o la variante aijo, vengono usate anche per parlare dei concetti di amore verso la famiglia, per un amore platonico oppure per tutta l'umanità. Usato come verbo, diventa ai suru.
Allora perchè usiamo suki desu per confessare il nostro amore? Semplicemente perchè ai è un sentimento molto più serio ed impegnato. Ai suru sarebbe un po’ … spaventoso, soprattutto per una storia appena iniziata. Bisogna andare per gradi e Suki desu è ciò che ci permette di farlo. Sarebbe meglio anche cambiare il verbo suru in shiteiru. Dicendo al tuo partner ai shiteiru, dimostri un amore continuo, non semplicemente una cotta iniziale. Per quanto mi riguarda è il termine che mi piace di più, anche perchè il primo che io abbia mai sentito.
Cosa ci fa capire tutto questo? Che il giapponese è una lingua molto romantica nonostante quello che si senta in giro. I giapponesi sono freddi? Tutta impressione. I giapponesi sanno dare il giusto significato e la giusta profondità a qualsiasi cosa, anche ad ogni tipo di amore. Che termine usereste voi per il vostri amore?
I pattern giapponesi
I giapponesi sono famosi per il loro stile e i pattern legati alle stoffe dei kimono, fazzoletti da tasca e altri oggetti hanno fatto storia e rimangono uno dei simboli del Sol Levante. Oggi condividiamo con voi alcuni dei pattern più famosi e cercheremo di analizzarli insieme.
Pattern tradizionali giapponesi, quali sono e cosa significano
Autore: Erika | Fonte: Nippon.com
La tradizione giapponese vuole che i kimono ma anche gli asciugamanti tenugui e altri piccoli oggetti giapponesi siano decorati con delle stoffe ben precise. Infatti spesso troviamo delle decorazioni ben precise su questo tipo di tessuti. Ogni decoro e ogni pattern ha un nome ben preciso e un'origine ben definita che rivela significati nascosti con degli scopi ben precisi. Ecco un breve elenco dei modelli più tradizionali.
Pattern: Uroko (Scaglie)
Creato attraverso la combinazione di triangoli, questo tessuto somiglia alle squame di serpente o pesce. Nella tradizione, i samurai indossavano abiti con questo pattern come talismano protettivo contro il male.
Kōjitsunagi (Personaggi Kō intrecciati)
Come spesso troviamo anche nella cultura occidentale, le decorazioni di molti tessuti corrispondono ad un preciso carattere ripetuto in modo grafico. Infatti, questo modelle prende proprio il nome dall'uso del carattere 工 (kō), ripetuto ad incastro in modo che i caratteri sembrano allungarsi all'infinito. Questo tipo di pattern è associato alla fortuna ed è un disegno tipico utilizzato nei materiali per creare i kimono.
Pattern: Asanoha (Foglie di canapa)
Letteralmente chiamato Foglie di Canapa, questo pattern giapponese ha una forte vitalità proprio come la fibra omonima. La canapa è una pianta che cresce vigorosa senza bisogno di molte cure. Infatti, questo è il focus del modello che spesso è utilizzato nella creazione di kimono per bambini e neonati proprio nella speranza che anche loro crescano gradi e forti.
Yabane / Yagasuri (Piume di freccia)
Questo pattern giapponese si basa sullo stilizzare le piume di falco, aquila e altri volatili utilizzati nella fabbricazione di frecce. Dietro a questo tipo di stoffa, come sempre, troviamo un profondo simbolismo. Infatti con il puntamento al bersaglio, le frecce sono state a lungo utilizzate come motivo di buon auspicio. Tuttavia, una volta scattate le frecce non ritornano, e, proprio per questo motivo, nel periodo Edo, alle spose venivano regalati kimono con questo disegno come porta fortuna. Infatti, questo pattern era una sorta di portafortuna per assicurarsi che le mogli novelle non dovessero tornare nella loro casa di famiglia.
Inoltre, alla fine degli anni Settanta, questo pattern divenne famoso grazie a Benio, protagonista di Haikara-san, un manga per adolescenti. Infatti, lei indossava questo tipo di Kimono a scuola e questo portò all'abbinamento con l'hakama bordeaux, un tipo di gonna divisa. Questo portò gli adolescenti a rendere questo pattern giapponese una combinazione popolare alle cerimonie di laurea.
Pattern: Same Komon (pelle di squalo)
Grazie agli archi sovrapposti in piccoli punti, questo pattern giapponese richiama proprio la pelle di squalo e da qui prende il suo nome. Nella tradizione lo troviamo spesso utilizzato dalla famiglia Kishū Tokugawa, alla quale apparteneva lo Shōgun Tokugawa Yoshimune (1684-1751).
Seigaiha (Onde dell'Oceano Blu)
Uno dei nostri preferiti, questo modello ricorda le onde a ventaglio del mare aperto. Il nome deriva proprio dall'antica danza di corte gagaku chiamata appunto Seigaiha. Durante queste performance antiche, i ballerini indossavano costumi proprio con questo motivo.
Shippō (Sette tesori)
Con cerchi che si sovrappongono in quarti somigliando a petali, il loro centro forma una stella splendente. A questo pattern viene conferito il significato di buon auspicio per la prosperità dei discendenti, le buone relazioni e per portare armonia nelle vostre vite.
Pattern: Kikkō (Tartaruga)
Un altro pattern che porta buon auspicio, questo disegno deriva dalla formadel guscio della tartaruga (esagono) ed è da qui che prende proprio il nome. Questo non solo rappresenta fortuna ma anche longevità. A seconda di come viene composto, gli esagoni formano diverse varianti per questo tipo di disegno, fra cui il Kikkō hanabishi e il Bishamon kikkō. Nel primo, il centro degli esagoni forma dei fiori, mentre il secondo si forma unendo tre esagoni.
Ichimatsu (a scacchiera)
Con diversi quadrati colorati disposti in modo alternato, questo pattern è molto simile al ginkgoam. Tessuto comune sin dall'antichità, questo disegno è diventato famoso come Ichimatsu nel XVIII secolo grazie all'attore kabuki Sanogawa Ichimatsu. Infatti, l'artista amava usare questa stoffa sul suo costume hakama. Oggi lo troviamo nei loghi ufficiali dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020.
Tachiwaki / Tatewaki (vapore ascendente)
Con due linee curve che rappresentano il vapore che sale in modo stilizzato, questo patter era spesso usato nei kimono per le persone nobili e di alto rango nel periodo Heian. Il modo in cui queste linee curve si formano, serve a creare delle variazioni chiamate Kumo tatewaku (nuvola) e Sasa tatewaku (bambù).
Karakusa (impianto a spirale)
Introdotto in Giappone con l'arrivo della Via della Seta, le viti e spirali che si estendono in tutte le direzioni simboleggiano longevità e prosperità. Tuttavia, questo pattern è diventato famoso come modello di stoffa per furoshiki che i ladri usavano per portare via la merce rubata. Questo ci suggerisce che questo modello era così popolare perchè in ogni casa si poteva appunto trovare un furoshiki con questo disegno.
Kanoko (Cerbiatto)
Rassomigliante il dorso maculato di un cerbiatto, questo pattern viene creato a mano con una tecnica di tintura particolare. Tuttavia, il processo laborioso lo fa diventare un tessuto molto ricercato, infatti i kimono con un motivo kanoko all-over sono considerati oggetti di grande lusso.
Hishi (Diamante)
Modello dalle forme geometriche, questo pattern si crea quando due linee parallele si intersecano. Spesso lo troviamo sulle ceramiche dell'antico periodo Jōmon. Inoltre, troviamo questo pattern in diverse varianti che includono il Waribischi, quattro diamanti combinati a formare un unico diamante, e Hanabischi, dove i petali dei fiori sono modellati in diamanti.
Mameshibori (Mame Tie-dye)
Questo patter era il modello più frequente sugli asciugamani da bagno nel periodo Edo. Il nome deriva infatti da un gioco di parole che significa sia piselli o fagioli, sia robusto e sano. Questo disegno rappresenta infatti la speranza di rimanere in buona salute e la maggior parte dei modelli del tempo sono creati con tecniche di tintura a stencil o stampa. Tuttavia, con il nome di shibori, possiamo capire che originariamente il disegno era fatto a mano con una tecnica di tintura particolare. Infatti notiamo che in antichità, queste forme erano molto più irregolari rispetto alle stampe di oggi.
Cose da fare in quarantena: Costruire Akihabara in miniatura
Costruire Akihabara in miniatura a casa vostra
scritto da: Erika | fonte: TimeOut Tokyo
Anche se qui in Italia le cose stanno cominciando ad andare meglio, continuamo la nostra rubrica sulle cose da fare in quarantena e oggi spieghiamo come costruire una mini Akihabara.
Una delle mete preferite di tutti gli otaku e i fan del Giappone è Akihabara, storico quartiere dedicato appunto a tutto ciò che è manga, anime e videogiochi. In questo momento delicato, non ci è ancora consentito viaggiare. Tuttavia non serve prendere l'aereo per conoscere nuovi luoghi e visitare quelli che abbiamo già visto. Infatti oggi condividiamo con voi la possibilità di ricreare Akihabara in miniatura direttamente da casa vostra!
Ad Akihabara ci sono non solo tanti luoghi dedicati a quel mondo che noi definiremmo nerd, ma ci sono anche tantissimi club e negozi dedicati a vari hobby. Uno di questi è Mansei Club, un angolo che offre una varietà di giochi divertenti, istruzioni per origami e modelli di carta il tutto gratuitamente.
Se siete ancora bloccati a casa e non sapete cosa fare, potete ora infatti ricreare l'iconico quartiere di Tokyo con questi modelli di carta dettagliati. Infatti, le strade di Akihabara sono riportate tutte in queste riproduzioni in scala dettagliate. Creare questo modellino è semplicissimo, basterà seguire le istruzioni elencate in questi PDF disponibili gratuitamente per il download. Infatti, queste riproduzioni mostrano perfettamente gli edifici di Akihabara e anche dove questi edifici vanno posizionati. Nonostante le istruzioni siano in giapponese, è in realtà molto semplice seguirle anche grazie alle varie illustrazioni.
Tuttavia, se costruire un'intero quartiere sembra troppo complicato per voi, non vi preoccuate ci sono molte altre possibilità. Infatti, Niku no Mansei offre più di 50 modelli di carta che potete scaricare gratuitamente. Dal design che varia dalle riproduzioni di famosi Samurai sino ad arrivare a modelli di riproduzioni dei più famosi cibi giapponesi. Insomma, qui troviamo la possibilità di accontentare ogni gusto e ogni tipo di hobby! Non vi rimane altro che scegliere il vostro modellino, scaricarlo e mettervi all'opera! Siamo curiosi di vedere i risultati!
Cose da fare in quarantena: Imparare la cucina giapponese
Imparare la cucina giapponese con 5 YouTuber
scritto da: Erika | fonte: TokyoWeekender
Continuiamo la nostra rubrica sulle cose da fare in quarantena e oggi vi parliamo di come poter imparare la cucina giapponese con l'aiuto di 5 YouTuber.
In questi giorni di lockdown, ci stiamo tutti cimentando in nuove ricette e sperimentando nuove combinazioni di sapori. Ecco quindi 5 YouTuber da seguire per poter imparare la cucina giapponese e cimentarvi in qualche piatto!
Tasty Japan
Loro sono i nostri preferiti. Un sacco di ricette semplici da seguire, con tutti gli ingredienti facilmente recuperabili in qualsiasi parte del mondo voi viviate. Dai dolci ai primi piatti, dalle quiche alle seconde portate. Autentico e divertente, Tasty Japan coinvolge lo spettatore con video didattici e tanti ospiti. Quasi tutti i video hanno i sottotitoli in inglese e tutti i presentatori sono molto divertenti e pieni di energia, rendendo anche i piatti più complicati semplici da fare. Video che rientrano della categoria #foodporn per eccellenza, assicuratevi di essere a stomaco pieno quando proverete a cucinare queste delizie.
Ochikeron
Madre di due figlio, la protagonista del canale Ochikeron crea piatti per far cucinare insieme la famiglia. Infatti, i piatti più semplici presenti sul canale possono essere cucinati insieme anche ai più piccolini. Tuttavia, i piatti più complicati che richiedono più tempo ed energia sono disponibili per tutti coloro impavidi abbastanza da provare tutte queste nuove ricette. Tutto questo rende questo canale un mondo unico per tutti quei progetti di cucina da creare insieme. Inoltre, se siete stufi delle solite cene, questo è il posto giusto per trovare nuove idee.
Japanese Cooking 101
Con un'enorme selezione di video, Japanese Cooking 101 non solo offre piatti giapponesi facili da realizzare, ma si possono trovare anche lavorazioni più complicate. Dal Karaage fino al riso fritto al chanko nabe, un piatto in stile hot-pot perfetto per l'inverno, questo canale youtube è un vero e proprio catalogo di cucina giapponese. Infatti, possiamo trovare un sacco di ricette da poter sperimentare e ciascun video mostra un elenco completo degli ingredienti assieme alle istruzioni su come creare il piatto. Nonostante altri canali abbiano un po' di intrattenimento, Japanese Cooking 101 ha un approccio più didattico e asciutto, ma facilissimo da seguire.
Diaries of a Master Sushi Chef
Se invece come tanti occidentali amate il sushi, il canale di Hiroyuki Terada fa per voi! I diari di questo maestro e sushi chef vi insegneranno come destreggiarvi fra coltelli, filettature e molto altro. Infatti, su questo canale potrete trovare i metodi per creare del buonissimo sushi ma anche piatti come pollo teriyaki e tante altre delizie in stile izakaya. Con collaborazioni del calibro anche di Chef Ramsey, questo è il canale per tutti coloro che vogliono cimentarsi seriamente nell'apprendimento dell'arte del sushi.
Aki’s Japanese Recipes for Vegans
Ristorante vegani e vegetariani sono difficili da trovare a Tokyo, questo ha portato alla nascita di vari canali YouTube fra cui quello di Aki. Infatti, su questo canale potete trovare le migliori ricette per tutti quelli che amano una cucina non convenzionale. Una vera e propria esperienza sensoriale in HD per un canale accessibile e con le istruzione scritte in giapponese e inglese. Inoltre, Aki, il protagonista del canale, si prende sempre il tempo per spiegare al meglio le sue ricette e far si che i piatti abbiano sempre un bell'aspetto.
Cose da fare in quarantena: I migliori podcast sul Giappone
I migliori podcast Sul Giappone
scritto da: Erika | fonte: TimeOut Tokyo
Continuiamo la nostra rubrica sulle cose da fare in quarantena e oggi vi parliamo di alcuni podcast dedicati al Giappone.
L'emergenza COVID-19 ha prateicamente reso impossibile programmare viaggi per almeno un altro anno. Tuttavia, per tutti gli appassionati della cultura giapponese, oggi condividiamo con voi un modo facile e divertente per apprendere di più su questo argomento. Infatti, ci sono diversi podcast che possono riempire questo vuoto aiutandovi a scoprire le mille sfaccettature del Giappone. Infatti, tramite questi audio, sarà possibile scoprire i mille aspetti e sfaccettature più nascosti del Sol Levante senza dover affrontare voli e treni affollati.
Per esempio, siete a conoscenza del perchè i fiori giglio ragno si trovino vicino ai cimiteri e alle risaie giapponesi? Sapete chi erano le donne pioniere del Sol Levante? Questi podcast non solo approfondiscono il cibo, la storia e le leggende di questo paese, ma risponderanno anche alle domande che non sapevate nemmeno di avere. Quindi, in questo momento dove non ci è possibile nè uscire nè viaggiare, lasciate che questi podcast vi portino in un viaggio di qualche minuto attraverso il Giappone.
Japan Eats - Imparare a conoscere la cucina Giapponese
Japan Eats è un podcast di una radio storica con base a Brooklyn incentrato sul cibo. Presentato da Akiko Katayama, giornalista di cucina giapponese e direttrice della New York Japanese Culinary Academy. Qui si parla di tutto, dalle varie mode delal cucina giapponese, ai drinks e molto altro ancora. In uno degli episodi recenti, Akiko si è concentrata persino su come vivere una vita vegetariana in Giappone, l'arte degli Yakitori e molto altro. Il podcast ha già più di 180 episodi con una nuova puntata ogni setimana.
Uncanny Japan - Tutte le leggende giapponesi in un podcast
Theresa Matsuura, autrice americana che ha vissuto metà della sua vita in un villaggio di pescatori in Giappone, presenta Uncanny Japan. In questo podcast, Matsuura parla di quelle parti della cultura giapponese che spesso sono invisibili o non accessibili a chi non parla la lingua. Allo stesso tempo, offre un approfondimento sui costumi locali, le leggende, il folklore e le superstizioni del Sol Levante. Pronti ad immergervi nelle fantasiose e a volte anche spaventose fiabe giapponesi?
History of Japan - Imparare la storia Giapponese
Isaac Meyer, insegnante con dottorato di ricerca specializzato nel Giappone moderno, non lascia niente di nascosto in questo podcast storico. Dal Giappone antico a quello moderno, passando per poeti, scandali politici, boom economici, samurai, geisha e molto altro. Infatti, questo podcast è uno sguardo approfondito attraverso la storia del Sol levante in ogni episodio. Informativo ma anche affascinante da ascoltare, History of Japan ha più di 300 episodi che possono tenervi compagnia in questo periodo di lockdown.
Voices in Japan - La vita in Giappone
Ben e Burke, espatriati in Giappone che vivono ad Hokkaido, condividono la loro esperienza di vita nella terra del Sol Levante. Il podcast Voices in Japan parla della loro vita dal lavoro allo studio della lingua Giapponese, all'imparare le usanze della nazione e molto altro. Gli episodi settimanali includono argomenti generali legati al vivere in Giappone come ad esempio uno sguardo al sistema sanitario giapponese. Inoltre, si parla anche dell'amore per la tecnologia, il Sumo e i potenziali benefici della dieta giapponese. Che voi viviate in Giappone o che vogliate solo ascoltare di più riguardo alle esperienze di vita, questo podcast è già che fa per voi.
Sake on Air - Tutto sul mondo del Sake
Per tutto gli appassionati di Sake e shochu, Sake on Air è il podcast fatto per voi. Gli esperti di questa famosa bevanda giapponese condividono le loro conoscenze in ogni episodio, invitandoci a questa cena virtuale. Infatti, in ogni puntata troviamo un diverso argomento come le nuove mode per la manifattura, storie dai produttori ma non solo. Possiamo anche imparare a conoscere i vari aromi, la differenza fra il riso utilizzato e come abbinare i vari gusti di Sake al cibo. Quindi, se anche voi siete curiosi, armatevi di un bicchiere di vino o del vostro sake preferito e mettetevi all'ascolto!
Cose da fare in quarantena: creare un giardino Zen edibile
Creare un giardino zen edibile
scritto da: Erika
Il mondo è ancora in lockdown e in mancanza di cose da fare possiamo darci alla pazza gioia in cucina, ecco perchè oggi condividiamo con voi una nuova idea, creare un giardino zen edibile!
In Giappone ci sono dei preparati fatti apposta per condividere questa esperienza in famiglia, anche assieme ai più piccini. Invece, oggi vi proponiamo una variante da creare direttamente a casa vostra con ingredienti facilmente reperibili in qualsiasi supermercato.
In ogni giardino zen che si rispetti troviamo rocce, sabbia o ghiaia, del verde e qualche sasso per poterlo attraversare senza disturbarne la tranquillità. Seguendo le nostre istruzioni, potrete ricreare esattamente questa atmosfera.
Step 1: I Sassi
Come ben saprete, un ornamento fondamentale del giardino zen sono queste enormi pietre presenti al suo interno. Nella nostra ricetta andremo a creare le pietre con dei semplicissimi brownies.
Brownies - Ingredienti
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I brownies sono semplici da fare e non vi richiederanno troppo tempo, cominciate quindi tritando il cioccolato grossolanamente e scioglietelo a bagnomaria. Quando sarà quasi fuso, aggiungete il burro morbido tagliato a pezzetti.
Mescolate accuratamente fino a far fondere tutto sempre a bagnomaria e poi toglietelo dal fuoco. Successivamente lasciate raffreddare mescolandolo di tanto in tanto.
Mentre aspettate che il cioccolato si raffreddi, prendete le nocciole e lasciatele tostare in forno preriscaldato a 180° per circa 7/8 minuti. Una volta sfornate, lasciatele intiepidire per non scottarvi, successivamente tritatele in modo grossolano e tenetele da parte.
Passiamo quindi allo step successivo, mettete le uova in una terrina e cominciate a sbatterle per poi unire lo zucchero. Non è necessario montare il composto, ma proseguite a sbattere solo fino a quando lo zucchero non sarà ben sciolto. A questo punto, unite un pizzico di sale e lasciate sciogliere anche questo. Sempre con le fruste in azione, aggiungete lentamente il composto di cioccolato e burro che ormai si sarà intiepidito.
Non appena sarà tutto amalgamato smettete di sbattere. Prendete un colino a maglie strette e setacciatevi attraverso la farina. Successivamente, amalgamate il tutto con una spatola fino a far assorbire la farina in maniera uniforme. Prendete quindi le nocciole tritate e mischiate il tutto.
Dopo aver imburrato e foderato con carta da forno una teglia, versate l'impasto all'interno livellandolo con una spatola in modo che sia distribuito in modo uniforme. Cuocete a forno statico e preriscaldato a 180° per 25 minuti per poi sfornare e lasciar raffreddare. A questo punto con un coltello potrete creare i pezzi a forma di roccia per il vostro giardino zen!
Step 2: La ghiaia
Altro elemento fondamentale per un giardino zen è la ghiaia, simbolo di tranquillità e purezza. Ma andiamo a vedere i nostri suggerimenti per creare questo elemento!
Crumble alle mandrole - Ingredienti
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Con il crumble andremo a creare tutta la maggior parte del nostro giardino zen quindi cominciamo preriscaldando il forno a 180°. Mentre il forno si riscalda, prendiamo le mandorle e cominciamo a pelarle. Prendiamo poi una teglia e ricopriamola con la carta da forno.
Successivamente, facciamo tostare le mandorle per 7/8 minuti all'interno del forno. Lasciamole raffreddare e tritiamole finemente con un coltello. Prendiamo poi la farina 0 e mescoliamo le mandorle tritate al suo interno assieme allo zucchero di canna. Quando abbiamo un composto ben amalgamato, prendiamo il burro e tagliamolo a dadini per poi aggiungerlo all'interno dello stesso composto assieme anche ai semi di vaniglia.
Con la punta delle dita, lavorate tutto il composto con la punta delle dita fino ad ottenere un composto granuloso. In alternativa, è anche possibile prepare tutto questo con un robot da cucina ma le briciole che andremo ad ottenere saranno più grossolane.
A questo punto, dovreste aver ottenuto un composto che ricorda un po' la pasta frolla. Lasciatelo riposare in frigorifero per almeno 30 minuti e successivamente spargetelo sulla carta di forno per poi infornarlo per 15 minuti circa a 180° in forno preriscaldato. Una volta completata la cottura, lasciatelo intiepidire e poi sbriciolatelo all'interno del vostro piatto pronto per la presentazione. Ricoprite il tutto con dello zucchero a velo per ricreare l'effetto della ghiaia bianca tipica dei giardini zen.
Step 3: Il verde
Il Giappone è una delle terre più verdi e tutte le maggiori città giapponesi sono piene di grandi parchi. Ovviamene, anche nel nostro giardino zen edibile non può mancare un'area verde.
Torta Chiffon al Matcha - Ingredienti
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Questa è la parte più difficile della nostra ricetta, ma non vi spaventate, se seguite le istruzione passo passo riuscirete a completare anche questa parte. Cominciamo preriscaldando il forno statico a 150° e preparando uno stampo per torte in alluminio. Assicuratevi che questo stampo sia abbastanza alto in quanto la nostra torta chiffon lieviterà molto.
Separate i tuorli dagli albumi e in una ciotola pulita unite gli albumi con il cremor tartaro, montando il composto fino ad ottenere delle creste sode.
In un'altra ciotola setacciate il té verde, la farina, il lievito per dolci, sale e zucchero e con una frusta metallica a mano fate in modo che il tutto si amalgami per bene. In una ciotola a parte combinate l'acqua, l'olio e l'estratto di vaniglia. Una volta che avete tutto ben amalgamato, versate i tuorli e il composto con l'acqua e l'olio all'interno della ciotola con la farina e il té verde.
Amalgamate bene il tutto con la frusta metallica a mano fino ad ottenere un composto uniforme. Trasferite poi 1/4 degli albumi montati all'interno del vostro impasto e mescolate con una spatola per alleggerire tutto il contenuto. Gli albumi montati a neve dovrebbero essere mescolati sempre con un movimento che parte dal basso in modo che questi non perdano la montatura. Successivamente, incorporate il restante degli albumi in altre tre aggiunte.
Quando avrete il composto ben amalgamato, versate l'impasto all'interno della teglia che non va nè imburrrata nè infarinata. Infilate il tutto in forno preriscaldato per circa 1 ora e 15 minuti e a cottura ultimata, estraete la teglia e rivoltatela immediatamente sotto sopra.
Lasciate raffreddare leggermente e poi estraete la torta dalla teglia. Una volta pronta, potrete tagliare delle fette sottili per poter decorare il vostro giardino zen.
Step 4: La passeggiata
In alcuni giardini zen, troviamo anche delle pietre piatte che ci consentono di poter attraversare il giardino lasciandolo indisturbato. Ecco come andremo a crearle noi
Mini Meringhe - Ingredienti
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Il trucco nel preparare le meringhe sta tutto nelle uova, infatti il trucco è quello di avere uova freschissime e a temperatura ambiente. Separate quindi i tuorli dagli albumi, versando questi ultimi in un ciotola abbastanza grande. In questo caso, i tuorli non ci serviranno, ma non sprecateli e teneteli da parte, sicuramente troverete il modo di utilizzarli in cucina.
Assicuratevi che all'interno della ciotola non ci siano tracce residue di tuorli altrimenti questi non monteranno. Prendete quindi le fruste elettriche e azionatele da duna velocità media. In alternativa, potete effettuare questo processo anche all'interno di una planetaria, se a vostra disposizione. Mentre state montando le uova, versate a mano a mano lo zucchero all'interno della ciotola assieme a qualche goccia di succo di limone.
Per creare delle meringhe perfette, gli albumi dovranno essere montati a neve molto ferma e per capire se state effettuando tutto correttamente ci sono due test. Il primo è quello visivo, infatti, il composto dovrà risultare sempre lucido e spumoso. Il secondo test invece sarà possibile effettuarlo con le fruste. Infatti, staccando queste ultime dovreste notare un ciuffetto di albume con la punta. Il tutto dovrà risultare simile ad una sorta di nuvola spumosa e lucida.
Preparate una teglia con carta da forno e successivamente trasferite tutto il composto all'interno di una sac-à-poche con una bocchetta a foro rotondo. Formate dei piccoli dischi dai 2 ai 4 cm di diametro (questo dipende a seconda della grandezza del vostro giardino zen finale) ben distanziati fra loro. Successivamente infilate al teglia in forno statico preriscaldato a 75° per circa 2 ore.
Le vostre meringhe dovranno asciugarsi lentamente al forno e non appena saranno ben asciutte, estraete la teglia dal forno e lasciate raffreddare completamente prima di staccarle dalla teglia.
Step 5: Impiattamento del Giardino Zen
Ora potete dare sfogo alla fantasia e costruire il vostro giardino zen edibile secondo le vostre preferenze! Nel caso vogliate qualche idea, qui sotto trovate qualche immagine di riferimento. Se deciderete di provare a fare questa ricetta, mandateci le vostre foto nei commenti qui sotto o sulle nostre pagine social, siamo curiosi di vedere le vostre creazioni!
[ngg src="galleries" ids="3" display="basic_thumbnail" thumbnail_crop="0"]Fonti: pandispagna.net, giallozafferano.it, Pinterest, Wikipedia
Cose da fare in quarantena: guardare il teatro Kabuki
I classici del teatro Kabuki disponibili gratuitamente online
scritto da: Erika | Fonte: SoraNews24
La pandemia del coronavirus e il lockdown continuano in tutto il mondo, ma oggi condividiamo con voi i classici del teatro Kabuki disponibili online per poter passare il tempo in quarantena.
Le Origini
Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, con il termine kabuki (歌舞伎) si indica un tipo di rappresentazione teatrale sorta in Giappone all'inizio del XVII secolo.
Le origini di questa forma teatrale vengono fatte risalire al 1603 e fanno riferimento a danze eseguite, sulle rive del fiume Kamo a Kyōto. La parola Kabuki è formata da tre ideogrammi: 歌 ka (canto), 舞 bu (danza), 伎 ki (abilità). Gli ideogrammi scelti a formare il nome sono l'equivalente fonetico della parola kabuki, derivata dal verbo kabuku ("essere fuori dall'ordinario"). Questo stava ad indicare l'aspetto e il vestiario in voga al tempo di Toyotomi Hideyoshi e caratteristico dei cosiddetti kabukimono.
In origine, il teatro Kabuki veniva interpretato solo da donne, tuttavia, in seguito alla proibizione per motivi di morale, si passò ad una interpretazione solo maschile anche per le parti femminili. Gli attori specializzati nei ruoli femminili sono chiamati onnagata. Questa tradizione teatrale ammaliò la emergente classe borghese cittadina divenendo di coseguenza una forma popolare. La novità di queste opere consisteva nella rappresentazione di fatti, solitamente drammatici, realmente accaduti. Infatti, spesso tra l'accaduto e la rappresentazione trascorreva pochissimo tempo, costituendo un vero e proprio mezzo di comunicazione di massa.
La struttura
La struttura del Kabuki è molto diversa dallo schema del teatro occidentale e le opere non trattano mai argomenti di ordine generale, questioni esistenziali o riflessioni filosofiche. Quindi sono del tutto assenti monologhi shakespeariani o considerazioni dei protagonisti su questioni di carattere politico. Con trame e caratterizzazione dei personaggi molto fragili, le opere sono spesso confezionate a più mani.
Anche per questo tipo di forma teatrale vale il principio di non assegnare preponderanza alla comunicazione verbale, in opposizione alla cultura occidentale. Infatti, per molto tempo risultava difficile per noi occidentale riuscire a leggere le difficili e sottili situazioni. Le vicende espresse attraverso l'emotività dei singoli personaggi prevalgono sempre sulle considerazioni morali creando una forte tensione emotiva.
5 Ore di teatro Kabuki online
In contrapposizione al teatro Noh e Bunraku, il teatro Kabuki ha risonanza mondiale soprattutto per il tradizionale ed esagerato trucco facciale e costumi drammatici. La maggior parte di queste esibizioni si svolge in luoghi importanti, quindi per assistere ad un'opera Kabuki bisogna essere nel posto giusto, al momento giusto e una possibilità economica a vostra disposizione. Infatti, alcune esibizioni sono così di nicchia che possono solo funzionare per una ripresa, se a questo aggiungiamo la chiusura dei teatri possiamo capire come le problematiche si alzino per questo tipo di arte.
Dopo la cancellazione di Yoshitsune Senbon Zakura (Yoshitsune e i Mille Ciliegi), performance prevista per il 3 marzo, il Teatro Nazionale del Giappone ha colto l'occasione per creare qualcosa di ancora più speciale. Infatti, l'esibizione senza pubblico sarà pubblicata sul canale Youtube del teatro. Divisa in tre video, la rappresentazione teatrale è disponibile per la visualizzazione fino al 30 aprile alle 15:00 JST.
Yoshitsune Senbon Zakura
Yoshitsune Senbon Zakura è composto da cinque atti e richiederebbe due giorni per esibirsi nella sua interezza. In quanto tale, questi video ritraggono la storia in fasi separate. La Performance A copre le parti “Torii Mae”, “Tokaiya” e “Daimotsu-Ura” dell'opera, la performance B comprende le porzioni "Kokingo Uchijinishi", "Shiinoki" e "Sushiya". Invece, la Performance C gestisce il "Michiyuki Hatsune Tabi" e "Kawatsura Hogen Yakata" per un totale di cinque ore di intrattenimento.
Nonostante quest'opera sia una delle epopee antiche più famose, il teatro Kabuki può anche essere godibile con limitate o assenti capacità della lingua giapponese. Infatti, costumi, le esibizioni e la musica d'atmosfera contribuiscono a fornire un ampio contesto. Inoltre, Yoshitsune Senbon Zakura è uno dei tre spettacoli di Kabuki più famosi, quindi il materiale per orientarsi lungo la storia è facilmente reperibile anche per gli stranieri.
Per vedere tutte le performance, controllate il canale YouTube del National Theatre giapponese.
Japan History: Toyotomi Hideyoshi
Toyotomi Hideyoshi, il grande unificatore del Giappone
scritto da: SaiKaiAngel
photo credits: ancient-origins.net
Toyotomi Hideyoshi (17 marzo 1537 - 18 settembre 1598) era un samurai, nonchè daimyō, successore di Oda Nobunaga come “grande unificatore” del Giappone, ponendo fine al periodo Sengoku. Il periodo del suo dominio è chiamato Momoyama, dal nome del castello di Hideyoshi. Sembra che la sua nascita fu nella provincia di Owari, la casa del clan Oda (l'attuale Nagoya nella prefettura di Aichi). Figlio di un contadino-ashigaru di nome Yaemon. Sembra che il suo nome d'infanzia fosse Hiyoshi-maru. Suo padre morì quando Hideyoshi aveva 7 anni.
Hideyoshi fu mandato a studiare in un tempio da giovane, ma rifiutò quella vita per andare a caccia di avventure. Sotto il nome Kinoshita Tōkichirō si unì per la prima volta al clan Imagawa come servitore di un sovrano locale di nome Matsushita Yukitsuna. Ha viaggiato fino alle terre di Imagawa Yoshimoto, daimyō della provincia di Suruga, e lo ha servito solo per fuggire con una somma di denaro affidatagli da Matsushita Yukitsuna.
photo credits: samurai-world.com
Il giovane Toyotomi Hideyoshi guidò un piccolo gruppo per attaccare il castello sul monte Inaba e nel 1558, si unì al clan Oda, guidato da Oda Nobunaga, come ashigaru (lett. "piedi leggeri"che furono impiegati nei conflitti del Giappone feudale dalla casta dei samurai.)
Divenne uno dei portatori di sandali di Nobunaga ed era presente nella battaglia di Okehazama nel 1560 quando Nobunaga sconfisse Imagawa Yoshimoto per diventare uno dei più potenti signori della guerra nel periodo Sengoku. Sembra anche che abbia supervisionato la riparazione del castello di Kiyosu gestendone la cucina.
Nel 1561 Hideyoshi sposò la figlia adottiva di Asano Nagakatsu. Ha effettuato riparazioni sul castello di Sunomata con suo fratello minore Toyotomi Hidenaga, Hachisuka Masakatsu e Maeno Nagayasu. Costruì un forte a Sunomata, di notte scoprendo anche una via segreta verso il Monte Inaba
Assedio al castello di Inabayama
Hideyoshi ebbe molto successo come negoziatore. Nel 1564, riuscì a convincere i signori della guerra Mino a disertare il clan Saitō. Hideyoshi si avvicinò a molti samurai convincendoli a sottomettersi a Nobunaga.
La facile vittoria di Nobunaga al castello di Inabayama nel 1567 fu in gran parte dovuta agli sforzi di Hideyoshi per questo divenne uno dei generali più illustri di Nobunaga, alla fine prendendo il nome di Hashiba Hideyoshi. Il nuovo cognome includeva due personaggi, uno ciascuno degli altri due uomini di Oda, Niwa Nagahide e Shibata Katsuie.
Battaglia di Anegawa
Hideyoshi guidò le truppe nella battaglia di Anegawa nel 1570 in cui Oda Nobunaga si alleò con Tokugawa Ieyasu per assediare due fortezze dei clan Azai e Asakura. Partecipò all'assedio di Nagashima nel 1573 e nello stesso anno, Nobunaga nominò Hideyoshi daimyō di tre distretti nella parte settentrionale della Provincia di Ōmi. Hideyoshi si trasferì a Kunitomo e ribattezzò la città di Nagahama in omaggio a Nobunaga. In seguito Hideyoshi si trasferì nel porto di Imahama sul lago Biwa e prese il controllo della vicina fabbrica di armi da fuoco Kunitomo che era stata istituita alcuni anni prima dagli Azai e dagli Asakura facendo aumentare la sua produzione.
Inoltre, ha combattuto nella battaglia di Nagashino dopodichè Nobunaga mandò Hideyoshi al castello di Himeji per conquistare la regione di Chūgoku dal clan Mori nel 1576.
Nel 1577, combattè nella battaglia di Tedorigawa, nell'assedio di Miki, nell'assedio di Itami (1579) e nell'assedio di Takamatsu del 1582.
Battaglia di Yamazaki e conflitto con Katsuie
Dopo gli omicidi di Honnō-ji di Oda Nobunaga e del suo figlio maggiore Nobutada nel 1582 per mano di Akechi Mitsuhide, Hideyoshi, in cerca di vendetta per la morte del suo amato signore, fece pace con il clan Mōri e sconfisse Akechi nella battaglia di Yamazaki .
Successivamente, essendo in una buona posizione, chiamò il potente daimyo a Kiyosu in modo che potessero determinare l'erede di Nobunaga. Oda Nobukatsu e Oda Nobutaka litigarono, quindi l’erede divenne Samboshi, nipote di Nobunaga. Avendo conquistato il sostegno degli altri due anziani di Oda, Niwa Nagahide e Ikeda Tsuneoki, Hideyoshi prese la posizione di Hidenobu e la sua influenza sul clan Oda. Distribuì le province di Nobunaga tra i generali e formò un consiglio di quattro generali. La tensione tra Hideyoshi e Katsuie sfociò nella battaglia di Shizugatake dell'anno successivo in cui Hideyoshi distrusse le forze di Katsuie. A quel punto Hideyoshi aveva affrontato la maggior parte del clan Oda e il controllo di 30 province.
Costruzione del castello di Osaka
Nel 1582, Hideyoshi iniziò la costruzione del castello di Osaka sul sito del tempio Ishiyama Hongan-ji distrutto da Nobunaga; questo divenne l'ultima roccaforte del clan Toyotomi dopo la morte di Hideyoshi.
Battaglia di Komaki e Nagakute
Oda Nobukatsu, ostile a Hideyoshi, si alleò con Tokugawa Ieyasu e le due parti combatterono nella battaglia di Komaki e Nagakute. Alla fine risultò in una situazione di stallo, anche se le forze di Hideyoshi subirono un duro colpo. Infine, Hideyoshi fece pace con Nobukatsu, ponendo fine al pretesto per la guerra tra i clan Tokugawa e Hashiba. Ieyasu alla fine accettò di diventare un vassallo di Hideyoshi.
Hideyoshi non ha mai ottenuto il titolo di shōgun, ma fece in modo di farsi adottare da Konoe Sakihisa, uno degli uomini più nobili appartenenti al clan Fujiwara e assicurò una successione di titoli di alta corte tra cui, nel 1585, la prestigiosa posizione di Imperial Regent (kampaku). Nel 1586, Hideyoshi ricevette ufficialmente il nome del nuovo clan Toyotomi dalla corte imperiale e costruì, il Jurakudai, un sontuoso palazzo, nel 1587 intrqattenendo l'imperatore regnante, Go-Yōzei, l'anno successivo.
Giappone unificato sotto Toyotomi Hideyoshi
Successivamente, Hideyoshi soggiogò la provincia di Kii e conquistò Shikoku sotto il clan Chōsokabe. Assunse poi il controllo della provincia di Etchū conquistando anche Kyūshū.
Nel 1587 Hideyoshi bandì i missionari cristiani da Kyūshū per esercitare un maggiore controllo sui daimyōs Kirishitani.
Nel 1588 proibì ai comuni contadini di possedere armi e iniziò a confiscarle. Le spade furono fuse per creare una statua del Buddha. Questa misura fermò efficacemente le rivolte dei contadini e assicurò una maggiore stabilità a spese della libertà dei singoli.
Assedio di Odawara
L'assedio di Odawara del 1590 contro il clan Hōjō nella regione di Kantō eliminò l'ultima resistenza all'autorità di Hideyoshi. La sua vittoria significò la fine del periodo Sengoku. Durante questo assedio, Hideyoshi offrì a Ieyasu le otto province governate da Hōjō nella regione di Kantō in cambio della sottomissione delle cinque province di Ieyasu che accettò questa proposta.
Nel febbraio del 1591, Hideyoshi ordinò a Sen no Rikyū di suicidarsi, probabilmente in uno dei suoi scoppi d'ira. Rikyū era stato un fidato sostenitore e maestro della cerimonia del tè sotto Hideyoshi e Nobunaga apportò inoltre cambiamenti significativi all'estetica della cerimonia del tè che ebbe un'influenza duratura su molti aspetti della cultura giapponese. Anche dopo la morte di Rikyū, si dice che Hideyoshi abbia costruito i suoi numerosi progetti di costruzione basati sull'estetica promossa da Rikyū, forse suggerendo che si pentì delle sue azioni.
Dopo la morte di Rikyū, Hideyoshi portò la cerimonia del tè a Noh, che aveva studiato da quando era diventato reggente imperiale.
La stabilità della dinastia Toyotomi dopo la morte di Hideyoshi fu messa in dubbio con la morte di suo figlio Tsurumatsu nel settembre del 1591. Il bambino di tre anni era il suo unico figlio. Quando il suo fratellastro Hidenaga morì poco dopo, Hideyoshi nominò suo nipote Hidetsugu suo erede, adottandolo nel gennaio del 1592. Hideyoshi si dimise come kampaku per ottenere il titolo di taikō e Hidetsugu gli successe come kampaku.
Houkokubyo (Mausoleo di Toyotomi Hideyoshi) Higashiyama-ku, Kyoto
Nel momento in cui la sua salute cominciava a vacillare, Hideyoshi ha portato avanti il sogno di Oda Nobunaga, quello di una conquista giapponese fino alla Cina, arrivando alla dinastia Ming attraverso la Corea.
Hideyoshi chiese ai coreani un passaggio per la Cina nel 1587, ma ottenne un rifiuto, perchè la Corea era alleata con la Cina e nell'aprile e luglio del 1591 rifiutò anche la richiesta di passaggio attraverso la Corea per paura di mettere a rischio la sicurezza. Quindi, nell'agosto del 1591, Hideyoshi ordinò che iniziassero i preparativi per un'invasione della Corea.
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Prima campagna contro la Corea
Nella prima campagna, Hideyoshi nominò Ukita Hideie come maresciallo e lo fece entrare nella penisola coreana nell'aprile del 1592. Konishi Yukinaga a quel punto occupò Seoul il 19 giugno. Dopo la caduta di Seoul , I comandanti giapponesi hanno tenuto un consiglio di guerra e hanno determinato obiettivi di sottomissione chiamati Hachidokuniwari da ciascun corpo. In soli quattro mesi, le forze di Hideyoshi fecero rotta verso la Manciuria e occuparono gran parte della Corea. Il re coreano Seonjo fuggì a Uiju e chiese l'intervento militare dalla Cina. Nel 1593, l'imperatore Wanli di Ming China inviò un esercito sotto il generale Li Rusong per bloccare la prevista invasione giapponese della Cina e riconquistare la penisola coreana. L'esercito Ming di 43.000 soldati guidati da Li Ru-Song ha continuato ad attaccare Pyongyang.
Il 7 gennaio 1593, le forze di soccorso di Ming sotto Li catturarono ancora Pyongyang e circondarono Seoul, ma Kobayakawa Takakage, Ukita Hideie, Tachibana Muneshige e Kikkawa Hiroie vinsero la Battaglia di Byeokjegwan nella periferia di Seoul. Alla fine della prima campagna, l'intera marina giapponese fu distrutta dall'ammiraglio Yi Sun-sin della Corea, la cui base era situata in una parte della Corea che i giapponesi non potevano controllare. Questo, in effetti, mise fine al sogno del Giappone di conquistare la Cina poiché i coreani semplicemente distrussero la capacità del Giappone di rifornire nuovamente le loro truppe impantanate a Pyongyang.
Disputa di successione
La nascita del secondo figlio di Hideyoshi nel 1593, Hideyori, creò un problema di successione. Per evitarlo, Hideyoshi esiliò suo nipote ed erede Hidetsugu sul Monte Kōya e poi gli ordinò di suicidarsi nell'agosto del 1595. I membri della famiglia di Hidetsugu che non seguirono il suo esempio furono poi assassinati a Kyoto.
Nel gennaio del 1597, Toyotomi Hideyoshi fece arrestare ventisei cristiani come esempio di giapponesi che volevano convertirsi al cristianesimo. Sono conosciuti come i ventisei martiri del Giappone. Includevano cinque missionari francescani europei, un missionario francescano messicano, tre gesuiti giapponesi e diciassette laici giapponesi, tra cui tre giovani ragazzi. Il 5 febbraio furono giustiziati a Nagasaki per crocifissione pubblica.
Seconda campagna contro la Corea
Dopo diversi anni di trattative Hideyoshi nominò Kobayakawa Hideaki per condurre una rinnovata invasione della Corea, ma i loro sforzi sulla penisola ottennero meno successo. Le truppe giapponesi rimasero bloccate nella provincia di Gyeongsang. Nel giugno del 1598, le forze giapponesi respinsero diverse offensive cinesi a Suncheon e Sacheon, ma non furono in grado di compiere ulteriori progressi mentre l'esercito Ming si preparava per un assalto finale. I coreani hanno continuamente molestato le forze giapponesi, mentre la battaglia di Hideyoshi a Sacheon fu una grande vittoria del Giappone.
Toyotomi Hideyoshi morì il 18 settembre 1598. Era delirante e le sue ultime parole, consegnate ai suoi generali più vicini, furono “Dipenderò da voi per tutto. Non ho altri pensieri da lasciare alle spalle. È triste separarsi da voi ''. La sua morte è stata tenuta segreta dal Consiglio dei Cinque Anziani per preservare il morale e alle forze giapponesi in Corea è stato ordinato di ritirarsi in Giappone dal Consiglio dei Cinque Anziani (Tokugawa Ieyasu, Maeda Toshiie , Uesugi Kakekatsu, Mori Terumoto, Ukita Hideie).
Visto che non erano riuscite a catturare la Corea, le forze di Hideyoshi non furono in grado nemmeno di raggiungere la Cina. La forza di combattimento si esaurì, i suoi vassalli in contrasto sulla responsabilità per il fallimento e i clan che erano fedeli al nome Toyotomi si indebolirono. Il sogno di una conquista giapponese della Cina è stato messo in attesa indefinitamente. Il governo Tokugawa in seguito non solo proibì ulteriori spedizioni militari nella terraferma asiatica, ma chiuse il Giappone a quasi tutti gli stranieri durante gli anni dello shogunato di Tokugawa. Fu solo alla fine del 19° secolo che il Giappone combatté di nuovo una guerra contro la Cina attraverso la Corea, usando più o meno lo stesso percorso usato dalla forza di Hideyoshi.
Dopo la sua morte, gli altri membri del Consiglio dei cinque reggenti non furono in grado di tenere sotto controllo le ambizioni di Tokugawa Ieyasu.
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L'eredità culturale di Toyotomi Hideyoshi
Toyotomi Hideyoshi ha cambiato la società giapponese in molti modi.
Le riforme di classe hanno interessato cittadini e guerrieri. Durante il periodo Sengoku, era diventato comune che i contadini diventassero guerrieri o che i samurai coltivassero a causa della costante incertezza causata dalla mancanza di governo centralizzato e da una pace sempre provvisoria. Dopo aver preso il controllo, Hideyoshi decretò che tutti i contadini fossero completamente disarmati e che i samurai lasciassero la terra per stabilirsi nelle città del castello. Ciò ha rafforzato il sistema di classi sociali per i successivi 300 anni.
Inoltre, ha ordinato un censimento completo del Giappone. Dopo questo, chiese a tutti i giapponesi di rimanere nei rispettivi han (feudi) a meno che non avessero ottenuto il permesso ufficiale di andare altrove.
Nel 1590, Hideyoshi completò la costruzione del Castello di Osaka, il più grande di tutto il Giappone, per proteggere gli approcci occidentali a Kyoto. Nello stesso anno, vietò il "lavoro non libero" e la schiavitù, ma le forme di contratto e di lavoro forzato andarono avanti ugualmente.
Hideyoshi ha anche influenzato la cultura materiale del Giappone. Ha speso tempo e denaro per la cerimonia del tè, collezionando strumenti, sponsorizzando sontuosi eventi sociali e patrocinando acclamati maestri. Man mano che l'interesse per la cerimonia del tè cresceva tra la classe dirigente, non solo furono confiscate grandi quantità di preziosi articoli in ceramica, ma molti artigiani coreani furono trasferiti con la forza in Giappone.
Ispirato all'abbagliante padiglione d'oro di Kyoto, fece costruire la Golden Tea Room, che era coperta con una foglia d'oro e foderata all'interno con un gossamer rosso. Usando questa innovazione mobile, è stato in grado di praticare la cerimonia del tè ovunque andasse, proiettando con forza il suo potere e lo status senza pari al suo arrivo.
Politicamente, ha istituito un sistema governativo che ha bilanciato i più potenti signori della guerra giapponesi. Fu creato un consiglio per includere i signori più influenti.
Poco prima della sua morte, Hideyoshi sperava di istituire un sistema abbastanza stabile per sopravvivere fino a quando suo figlio non fosse divenuto abbastanza grande da diventare il prossimo leader. Fu formato un Consiglio dei Cinque Anziani (go-tairō), composto dai cinque daimyō più potenti. Dopo la morte di Maeda Toshiie, tuttavia, Tokugawa Ieyasu iniziò a stringere alleanze, compresi i matrimoni politici. Alla fine, le forze pro-Toyotomi hanno combattuto contro i Tokugawa nella battaglia di Sekigahara. Ieyasu vinse e ricevette il titolo di Seii-Tai Shōgun due anni dopo.
Gli altri nomi di Toyotomi Hideyoshi
Alla nascita, gli fu dato il nome Hiyoshi-Maru. A genpuku, prese il nome Kinoshita Tōkichirō. Più tardi, gli fu dato il cognome Hashiba e l'ufficio della corte onoraria Chikuzen no Kami; di conseguenza, è stato designato Hashiba Chikuzen no Kami Hideyoshi.
Toyotomi Hideyoshi aveva ricevuto il soprannome di Kozaru, che significa "piccola scimmia", dal suo signore Oda Nobunaga perché i suoi lineamenti del viso e la sua forma magra somigliavano a quelli di una scimmia. Era anche conosciuto come il "ratto calvo".
Hideyoshi lasciò un'eredità influente e duratura, tra cui la restrizione al possesso di armi da parte del samurai, la costruzione e il restauro di molti templi, alcuni dei quali sono ancora visibili a Kyoto, e le invasioni giapponesi della Corea (1592-1598).